Insight Article Desktop Banner
 
 
Global Fixed Income Bulletin
  •  
agosto 15, 2025

Se avessimo saputo allora quello che sappiamo adesso

Insight Video Mobile Banner
 
agosto 15, 2025

Se avessimo saputo allora quello che sappiamo adesso


Global Fixed Income Bulletin

Se avessimo saputo allora quello che sappiamo adesso

Share Icon

agosto 15, 2025

 
 

Rassegna del mercato obbligazionario globale

Tassi in rialzo in un contesto di crescita stabile e inflazione vischiosa

A luglio, i rendimenti dei titoli di Stato globali sono aumentati in quasi tutti i mercati sviluppati, trainati dal rendimento decennale statunitense, salito di circa 15 punti base (pb) al 4,37%, per effetto dei dati economici superiori alle attese e delle persistenti pressioni inflazionistiche. Anche Canada (+18 pb) e Giappone (+12,5 pb) hanno registrato movimenti notevoli, e anche Germania (+9 pb) e Regno Unito (+8 pb) hanno fatto segnare incrementi simili. Le pressioni al rialzo sui rendimenti sono state generalizzate, sospinte dai toni restrittivi delle banche centrali e dalla rivalutazione delle aspettative sui tassi terminali.

I mercati del credito si apprezzano sulla scia dei dati tecnici e della propensione al rischio

Gli spread creditizi si sono ristretti in tutti i settori, sostenuti dalla solidità dei fondamentali e della domanda. Gli spread dei titoli investment grade (IG) statunitensi si sono ridotti di 7 pb a 76, mentre quelli dei titoli high yield (HY) statunitensi si sono ridotti di 12 pb a 278, con movimenti analoghi nell’IG in euro (-13 pb) e nell’HY in euro (-30 pb). Le obbligazioni societarie e sovrane dei mercati emergenti hanno registrato una significativa compressione degli spread, con i differenziali del debito emergente in valuta estera in calo di 24 pb e i differenziali delle obbligazioni societarie di questi paesi in flessione di 26 pb, a fronte del miglioramento del clima di fiducia e della domanda.

Il credito cartolarizzato sovraperforma

I rendimenti dei titoli garantiti da ipoteche (MBS) di agenzia sono saliti di ~14 bps, but spreads tightened modestly, suggesting stable demand. Commercial MBS (CMBS) and Asset-Backed Securities (ABS) spreads narrowed across ratings buckets, with CMBS AAA down ~5 pb e i CMBS con rating BBB hanno perso circa 20 pb, sostenuti dal miglioramento dei fondamentali e dei fattori tecnici.

La ripresa delle aspettative di inflazione spinge al rialzo i tassi breakeven

I rendimenti dei titoli indicizzati all’inflazione si sono ampliati negli Stati Uniti (+11 pb), in Germania (+6 pb) e nel Regno Unito (+6 pb), segnalando una ripresa delle aspettative inflazionistiche in tutto il mondo. Tali variazioni sono state più contenute in Giappone e nell’Europa meridionale.

Il rafforzamento dell’USD riporta la volatilità nei mercati valutari

L’USD si è complessivamente apprezzato, facendo registrare oscillazioni notevoli nei confronti di JPY (-4,5%), EUR (-3,2%) e GBP (-3,8%). L’indice DXY è salito del 3,2%, trainato dall’aumento dei rendimenti statunitensi e dai capitali confluiti nei beni rifugio. Le valute dei mercati emergenti hanno chiuso complessivamente in ribasso, con BRL e ZAR in calo rispettivamente del -3,0% e del -2,7%.

 
 
FIGURA 1
 
Performance degli attivi da inizio anno
 

Nota: performance espresse in USD. Fonte: Bloomberg. Dati al 31 luglio 2025. Gli indici riportati hanno scopo puramente illustrativo e non intendono rappresentare la performance di un investimento specifico. I rendimenti passati non sono indicativi di risultati futuri. Per le definizioni degli indici si rimanda alla sezione successiva.

 
 
FIGURA 2
 
Variazioni mensili delle valute rispetto al dollaro USA
 

Nota: per variazione positiva si intende l’apprezzamento della valuta nei confronti del dollaro USA. Fonte: Bloomberg. Dati al 31 luglio 2025.

 
 
FIGURA 3
 
Principali variazioni mensili dei rendimenti e degli spread dei titoli decennali
 

Fonte: Bloomberg, JPMorgan. Dati al 31 luglio 2025.

 
 

Prospettive per il mercato obbligazionario

A luglio i mercati del reddito fisso hanno riflesso la percezione degli investitori secondo cui l’economia statunitense aveva in gran parte superato l’incertezza legata ai dazi dei tre mesi precedenti per procedere a un ritmo stabile benché non eccezionale. Tuttavia, i dati sull’inflazione core di giugno (IPC e PCE) sono rimasti ostinatamente vischiosi, mostrando un lieve rialzo rispetto a maggio.

All’inizio del mese, il rapporto iniziale sui posti di lavoro non agricoli di giugno ha superato le aspettative (147.000 contro previsioni di 106.000), rafforzando la fiducia dei mercati nella resilienza dell’economia. Tuttavia, le revisioni successive – pari a una rettifica al ribasso di 258.000 nell’arco di due mesi – hanno rivelato che la solidità del mercato del lavoro a maggio e giugno era stata significativamente sopravvalutata. Al momento, tuttavia, i trader hanno interpretato i dati preliminari come indicativi di una crescita benigna.

La Fed ha mantenuto i tassi stabili come previsto, ma il dissenso dei Governatori Bowman e Waller – che hanno citato i timori sul mercato del lavoro e sostenuto un taglio dei tassi – ha segnato un notevole cambiamento. A fine mese, i rendimenti dei Treasury decennali sono saliti di 15 pb. I futures sui Fed Funds – che a fine giugno avevano prezzato una probabilità del 65% di un massimo di tre tagli entro la fine dell’anno – hanno rivisto le aspettative a poco più del 30% di probabilità di soli due tagli al 31 luglio.

Come accade di solito a metà estate, l’attività di mercato è stata contenuta e la liquidità scarsa. Gli spread del credito sia investment grade che high yield hanno toccato i minimi storici. Gli spread degli asset cartolarizzati si sono ristretti e l’indice MOVE – un indicatore della volatilità dei Treasury – ha chiuso sul livello più basso da gennaio 2022, poco prima che la Fed iniziasse il suo ciclo di rialzi. A fronte della riduzione delle aspettative di un allentamento da parte della Fed, la curva dei rendimenti si è appiattita, riducendo lo spread dei Treasury a 5 anni rispetto a quelli a 30 anni di 5 pb.

Altri mercati dei tassi del G10 hanno rispecchiato in gran parte le mosse statunitensi. La BCE, la Banca del Giappone, la Banca del Canada e la Reserve Bank of Australia hanno tutte mantenuto i tassi invariati, mentre la Banca d’Inghilterra non si è riunita. I rendimenti decennali sono aumentati in tutti i mercati sviluppati in tandem con i movimenti dei Treasury statunitensi.

Con l’avvicinarsi della scadenza del 1° agosto per i negoziati commerciali, la struttura dei dazi è diventata più chiara. Gli accordi siglati dopo la pausa iniziale del “Liberation Day” suggeriscono una base tariffaria del 15% per gli accordi commerciali con gli Stati Uniti, ad eccezione del Regno Unito, che ha pattuito un’aliquota del 10%. L’UE, il Giappone e la Corea del Sud hanno accettato dazi del 15% senza imporre controdazi sui beni statunitensi, oltre a impegni per centinaia di miliardi di investimenti statunitensi. India (25%), Svizzera (39%) e Brasile (50%) vanno incontro a tassi più elevati. Il Canada continua le sue trattative e attualmente va incontro a un dazio del 35% sui beni non conformi all’USMCA, mentre il Messico ha ricevuto una proroga di 90 giorni per perfezionare l’accordo.

Secondo il Budget Lab della Yale University, i dazi aggiuntivi su acciaio, alluminio e rame e la rimozione dell’esenzione dell’OMC sui prodotti farmaceutici hanno spinto al 18,3% il tasso medio effettivo sulle importazioni statunitensi, in rialzo dal 2,4% di gennaio. Si stima che questi dazi abbiano innalzato i prezzi al consumo statunitensi dell’1,5%, tenendo conto degli effetti di sostituzione. Con l’annuncio di questi accordi, i tassi breakeven dei TIPS – un indicatore chiave delle aspettative inflazionistiche – sono saliti: i tassi breakeven a 5 anni sono passati dal 2,31% di inizio luglio al 2,48% di fine mese.

È stata inoltre fatta chiarezza su un’altra importante iniziativa dell’amministrazione Trump: il One Big Beautiful Bill Act (OBBBA), entrato in vigore il 4 luglio. Da una prospettiva obbligazionaria, la preoccupazione principale è la probabile espansione del deficit da livelli già elevati, malgrado un’economia in crescita e in piena occupazione. Come già osservato, ci aspettiamo che questi disavanzi persistenti esercitino pressioni al rialzo sui tassi d’interesse reali lungo tutta la curva.

Abbiamo intitolato queste prospettive mensili “Se avessimo saputo allora ciò che sappiamo oggi” perché i movimenti contenuti del mercato a luglio si basavano su ipotesi di una crescita economica stabile. Tuttavia, il rapporto sull’occupazione del 1° agosto e le significative revisioni al ribasso dei dati precedenti sulle retribuzioni suggeriscono che il quadro potrebbe essere stato più fragile di quanto non sembrasse. I mesi a venire si preannunciano chiarificatori.

 

Tassi d’interesse/Tassi di cambio dei mercati sviluppati

Analisi mensile

I tassi d’interesse dei mercati sviluppati sono saliti nella prima metà di luglio, per poi ridiscendere nella seconda metà. Nel complesso, le obbligazioni sono state scambiate in una fascia più ristretta rispetto a giugno e i rendimenti dei Treasury decennali hanno chiuso il mese con un aumento di 15 pb al 4,38%. La recente tendenza all’irripidimento della curva si è interrotta, in quanto i dati di luglio hanno generalmente sostenuto l’orientamento restrittivo della Fed. Il rapporto sull’occupazione di giugno è stato solido e il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 4,1%. In particolare, il rapporto sull’IPC ha indicato pressioni sui prezzi nei settori dei beni interessati dai dazi, mentre altre categorie si sono allineate alle aspettative.

La finestra di negoziazione commerciale iniziale del Presidente Trump è scaduta all’inizio di luglio, ma l’amministrazione ha rimandato il ripristino dei dazi, prorogando la scadenza effettiva a inizio agosto. Verso la fine del mese, gli Stati Uniti hanno annunciato accordi commerciali con partner chiave – tra cui Giappone, UE e Corea – che hanno previsto una riduzione dei dazi in cambio di investimenti esteri e concessioni sull’accesso ai mercati. Sono stati avviati colloqui anche con la Cina. In occasione della riunione del FOMC, la conferenza stampa del presidente della Fed Powell è stata più restrittiva del previsto, suggerendo che non è necessario tagliare i tassi a fronte di un mercato del lavoro bilanciato.

Al di fuori degli Stati Uniti, altri mercati principali hanno registrato volatilità. I Gilt hanno sottoperformato a causa della possibilità che il governo laburista fatichi a realizzare riforme del welfare e ricorra invece a rialzi delle imposte negativi per la crescita. La BCE ha mantenuto i tassi invariati nella riunione di luglio, ma ha segnalato che un ulteriore allentamento richiederà una soglia elevata. I mercati scontano ora un ulteriore taglio per il resto del ciclo. I dati sull’inflazione sono stati in linea con le aspettative, mentre gli indici PMI hanno segnalato una parziale stabilizzazione delle prospettive. In Giappone, le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi sono riemerse dopo l’accordo commerciale con Washington, anche se la Banca del Giappone è stata più accomodante del previsto in occasione della riunione di luglio.

Nei mercati valutari, il dollaro si è rafforzato rispetto alle altre valute, con l’indice Bloomberg Dollar in rialzo del 2,6% a luglio. Nella seconda metà del mese, i tassi di cambio sono stati particolarmente volatili a causa della minore liquidità e delle pressioni sulle posizioni ribassiste sul dollaro, messe in discussione dalla solidità dei dati e dall’orientamento restrittivo della Fed. L’euro si è indebolito, in particolare dopo la conferma dell’accordo commerciale, così come le azioni regionali. Inoltre, il tasso dollaro-yen ha superato quota 150 dopo la riunione della Banca del Giappone.

Outlook

Abbiamo ridimensionato le nostre posizioni lunghe di duration nei mercati mercati sviluppati poiché i dati economici non indicano una particolare urgenza di tagli dei tassi. Manteniamo inoltre le nostre esposizioni di lungo termine all’irripidimento della curva nei Treasury statunitensi e nei Bund, poiché l’aumento dei disavanzi e dei premi a termine può indurre la porzione lunga delle curve dei rendimenti a sottoperformare, anche in assenza di tagli aggressivi dei tassi. In Giappone, manteniamo un sottopeso di duration a fronte dei forti aumenti di salari e inflazione che, a nostro avviso, determineranno un numero di rialzi superiore a quello attualmente scontato dal mercato. Manteniamo immutate anche le nostre posizioni di break-even sull’inflazione. Abbiamo un posizionamento corto nel dollaro USA rispetto a un paniere di valute.

 

Tassi d’interesse/Tassi di cambio dei mercati emergenti

Analisi mensile

A luglio la performance del debito dei mercati emergenti è stata disomogenea. Il Dollaro statunitense si è rafforzato nel periodo in rassegna, sostenuto da dati economici solidi e da una minore incertezza in quanto diversi paesi hanno concluso accordi commerciali con gli Stati Uniti. Sia gli spread creditizi sovrani che quelli societari si sono ridotti su base mensile, rafforzando la performance dell’indice in valuta forte. Tra gli accordi commerciali degni di nota figurano quelli raggiunti con l’UE, l’Indonesia e il Giappone. Nei negoziati con l’India, gli Stati Uniti hanno parlato della possibilità di sanzioni a causa degli acquisti di petrolio russo da parte dell’India. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno annunciato potenziali dazi del 50% sul Brasile in relazione al processo in corso dell’ex presidente Jair Bolsonaro.

Le tensioni tra Russia e Ucraina hanno continuato a creare volatilità, anche se gli Stati Uniti hanno rinnovato il sostegno militare all’Ucraina e fissato una scadenza per l’approvazione del cessate il fuoco da parte del Presidente Putin. Gli afflussi sono stati positivi sia per i fondi in valuta locale che per quelli in valuta forte per il terzo mese consecutivo. Dopo i deflussi annui record dal 2022 al 2024, a giugno la classe di attivo è tornata a incamerare afflussi netti positivi.

Outlook

Le valutazioni del debito dei mercati emergenti continuano a essere interessanti, in particolare per le valute e i tassi d’interesse locali. Le valute emergenti continuano a essere sostenute dal miglioramento dei fondamentali dei singoli paesi e dalle misure politiche negli Stati Uniti che stanno esercitando pressioni al ribasso sul dollaro statunitense. I differenziali di rendimento reali tra i mercati emergenti e quelli sviluppati sono piuttosto ampi e probabilmente destinati a beneficiare ancora se le banche centrali dei mercati emergenti continueranno a tagliare i tassi. Man mano che i paesi continuano a stipulare accordi commerciali, è probabile che l’incertezza macroeconomica si riduca. Sebbene i dazi possano non essere così pesanti e generalizzati come inizialmente annunciato ad aprile, è probabile comunque che molti paesi vengano colpiti da livelli tariffari più elevati, il che verosimilmente avrà effetti disinflazionistici. Il Fondo Monetario Internazionale ha leggermente rivisto al rialzo le proprie previsioni di crescita globale, citando una riduzione del tasso effettivo dei dazi statunitensi; tuttavia, l’economia mondiale continua ad affrontare numerosi venti contrari a causa delle persistenti negoziazioni commerciali e dei conflitti in corso. L’enfasi sui fondamentali bottom-up a livello dei singoli paesi rimane fondamentale a causa della natura eterogenea della classe di attivo.

 

Credito societario

Analisi mensile

A luglio gli attivi rischiosi hanno registrato un modesto avanzamento, sostenuti dagli accordi sui dazi annunciati con l’UE e il Giappone, dall’allentamento dei timori circa l’indipendenza della Fed e dalla resilienza degli utili societari. I titoli investment grade in euro hanno sovraperformato quelli statunitensi, grazie all’offerta più contenuta e alla solidità dei fattori tecnici. Il mese è stato caratterizzato da una serie di accordi commerciali, inclusi quelli tra Stati Uniti, Giappone e UE, che hanno ridotto i dazi sulle auto, ampliato l’accesso al mercato e sbloccato impegni di investimento per oltre 1.900 miliardi di dollari. Il presidente Trump ha inoltre segnalato i progressi compiuti con la Cina e le crescenti pressioni sulle case farmaceutiche in merito ai prezzi. Le banche centrali hanno mantenuto la politica monetaria stabile. La BCE ha mantenuto la propria flessibilità, mentre la Fed ha mostrato divisioni interne per la prima volta dal 1993. I dati economici hanno segnalato un modesto miglioramento: Gli indici PMI dell’Eurozona e le vendite al dettaglio statunitensi hanno sorpreso positivamente, e il PIL del secondo trimestre ha evidenziato una normalizzazione dopo l’anticipo di attività nei periodi precedenti. L’inflazione è rimasta vischiosa ma stabile, con l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo dell’area euro fermo al 2,0%, mentre l’IPC core statunitense ha mostrato pressioni nelle categorie sensibili ai dazi. Gli utili societari sono stati generalmente resilienti, trainati da banche e società non cicliche, anche se auto e prodotti chimici hanno mostrato debolezza. L’attività di M&A è ripartita in tutti i settori. I fattori tecnici sono rimasti solidi, con emissioni record di luglio pari a EUR 31 miliardi – trainate dalla finanza – e afflussi robusti nel credito IG.

Nei mercati high yield statunitensi e globali, la performance si è attenuata. Gli Stati Uniti hanno compiuto progressi altalenanti nelle trattative commerciali, la crescita del PIL del secondo trimestre ha superato le aspettative e i primi utili societari hanno mostrato una persistente resilienza. L’attività sui mercati dei capitali ha registrato un’accelerazione, con l’high yield statunitense che quest’anno ha registrato il mese più prolifico in termini di emissioni lorde. Anche il mercato dei prestiti con leva ha registrato un’impennata nell'attività di repricing. I segmenti di qualità inferiore hanno generalmente sovraperformato grazie alla forte propensione al rischio e all’aumento di 17 punti base dei rendimenti dei Treasury quinquennali, che hanno pesato sulle obbligazioni di qualità superiore con rating BB1.

Le obbligazioni convertibili globali hanno conseguito buoni risultati insieme ad altri attivi rischiosi. Malgrado i progressi contrastanti nei negoziati commerciali statunitensi, gli utili del secondo trimestre sono rimasti resilienti. I titoli convertibili globali hanno sovraperformato sia l’azionario che l’obbligazionario globale. Il mercato primario è stato solido in un mese tradizionalmente tranquillo, con emissioni per USD 11,4 miliardi, il totale di luglio più alto dal 2007 e 2,5 volte la media storica. Le emissioni sono state trainate dagli Stati Uniti, con solidi contributi da Asia e Giappone, mentre l’Europa non ha registrato nuove operazioni. Da inizio anno ad oggi l’offerta ha raggiunto gli 82 miliardi di dollari, in rialzo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024.2  

Outlook

Rimaniamo cautamente ottimisti nei confronti del mercato creditizio, anticipando una crescita contenuta senza un aumento significativo del rischio di declassamento o di insolvenza. Le politiche europee restano favorevoli, mentre le prospettive fiscali statunitensi sono più contrastanti. I fondamentali societari sono solidi e le aziende continuano a perseguire strategie a basso rischio. I fattori tecnici sono favorevoli, sostenuti da emissioni gestibili e da una forte domanda di rendimenti IG. Sebbene il carry dovrebbe rimanere un fattore determinante per i rendimenti, siamo consapevoli dell’attuale estrema compressione degli spread creditizi. Poiché il pieno impatto delle politiche commerciali recentemente annunciate non si è ancora concretizzato, rimaniamo selettivi nelle nostre esposizioni creditizie, privilegiando gli emittenti con solidi fondamentali, una minore ciclicità e posizionati per beneficiare di un contesto di crescita moderata. Le prospettive di crescita restano incerte in attesa degli effetti dell’aumento dei dazi globali. Alla luce di questo scenario, crediamo che gli spread non possano ridursi in maniera significativa.

Rimaniamo cauti sul credito high yield in vista del terzo trimestre. Anche se il picco di rischio e volatilità derivante dall’evoluzione della politica commerciale potrebbe essere alle nostre spalle, il quadro finale del commercio internazionale con i principali partner rimane poco chiaro. Ci aspettiamo che l’evoluzione del panorama commerciale continui a pesare sulla crescita e a contribuire alle pressioni inflazionistiche. I rendimenti rimangono storicamente interessanti, ma gli spread dei titoli high yield sono ristretti e vulnerabili all’ampliamento. Il nostro approccio cauto riflette un’analisi esaustiva della crescita statunitense e globale, delle politiche delle banche centrali, della salute dei consumatori, dei fondamentali degli emittenti, dei fattori tecnici e delle valutazioni. Anche se quest’anno riteniamo che il rischio di recessione sia basso, prevediamo ulteriori ondate di volatilità.

Continuiamo a essere ottimisti sui fondamentali del mercato globale delle obbligazioni convertibili. Le obbligazioni convertibili mantengono i loro profili asimmetrici, con delta bilanciati e solidi livelli obbligazionari. Sebbene la volatilità legata al commercio possa aver raggiunto il picco, l’assetto a lungo termine degli scambi globali rimane incerto. Le tensioni in Medio Oriente si sono allentate, ma non è chiaro quanto durerà il cessate il fuoco. La caratteristica del bond floor sarà particolarmente preziosa se la volatilità dovesse riemergere, come osservato nel secondo trimestre. Pur essendo ottimisti sui fondamentali, siamo cauti sul mercato primario, che sta per superare i volumi del 2024. La maggior parte degli emittenti sta rifinanziando il debito in scadenza in un contesto di tassi elevati, ma la crescente tendenza delle emissioni cripto-linked – in cui le società emettono debito per acquistare criptovalute – richiede cautela. Ciò detto, offre anche opportunità per team d’investimento ben equipaggiati e incentrati sulla ricerca fondamentale bottom-up.

 

Prodotti cartolarizzati

Rassegna mensile

Gli spread degli MBS di agenzia hanno continuato a inasprirsi gradualmente, con un restringimento di 2 pb a +145 pb rispetto ai Treasury con pari duration. Malgrado questo movimento, gli spread rimangono ampi, se paragonati al passato, e relativamente convenienti rispetto ad altri settori dell’obbligazionario core. La Fed ha ridotto le sue posizioni in MBS di USD 19 miliardi a USD 2.120 miliardi, segnando un calo di USD 583 miliardi dal picco del 2022. Le partecipazioni bancarie sono rimaste invariate a 2.683 miliardi di dollari, sebbene le aspettative di un aumento della domanda stiano crescendo in vista di un possibile allentamento del coefficiente SLR e di tassi a breve termine più bassi.3 I money manager rimangono gli acquirenti dominanti, attratti dalle valutazioni favorevoli. L’indice Agency MBS ha reso il -0,41% a luglio, replicando la performance dei Treasury su base corretta per la duration, ma rimanendo indietro da inizio anno ad oggi di 62 pb. Il rendimento corrente è salito al 5,18%, mentre i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,72%, rendendo non conveniente il rifinanziamento di gran parte dei mutui in essere.

I settori del credito cartolarizzato hanno registrato un modesto restringimento degli spread, sottoperformando per questo motivo le obbligazioni societarie. Le emissioni sono rimaste sostenute e sono state facilmente assorbite: Le emissioni di ABS hanno raggiunto i 41,12 miliardi di dollari, i CMBS i 13,3 miliardi di dollari (in rialzo del 45% su base annua) e gli RMBS i 13,6 miliardi di dollari (in calo del 17% rispetto a giugno).4 Gli spread degli RMBS non di agenzia si sono ridotti di 5-10 pb, sostenuti da solidi fondamentali ipotecari: basse insolvenze, elevata patrimonializzazione dei proprietari di case e prezzi delle abitazioni stabili nonostante l’offerta limitata e i tassi elevati. Anche gli spread degli ABS si sono ridotti di 5-10 punti base, sebbene l’aumento dei casi di morosità nel credito al consumo – soprattutto tra i debitori a basso reddito – desti crescenti preoccupazioni. Gli spread dei CMBS hanno seguito le stesse orme, con un buon andamento nei segmenti degli appartamenti di fascia alta, della logistica e degli alberghi di lusso, ma confermando le difficoltà negli immobili direzionali di Classe B. L’impatto dei dazi sugli alberghi e sugli immobili per il commercio al dettaglio vengono attentamente monitorati.

Outlook

Ci attendiamo un ulteriore restringimento degli spread degli MBS statunitensi emessi da agenzia, favoriti dagli afflussi da parte delle banche e degli investitori relative value, in cerca di interessanti profili di rendimento rispetto ad altri settori dell’obbligazionario core e strumenti equivalenti alla liquidità. Tuttavia, ci aspettiamo anche che tale restringimento si materializzi in modo più significativo quando la Federal Reserve avvierà un taglio dei tassi, probabilmente nell’ultimo trimestre dell’anno. Le valutazioni degli MBS emessi da agenzia rimangono interessanti, sia rispetto alle obbligazioni societarie investment grade che alle medie storiche, posizionando il settore in modo positivo per la performance futura.

Nel breve termine gli spread creditizi cartolarizzati dovrebbero rimanere confinati in un intervallo ristretto, mentre si fanno più chiare le implicazioni economiche dell’evoluzione delle politiche sui dazi e del potenziale restringimento degli spread degli MBS emessi dai agenzia. Sebbene da inizio anno gli MBS emessi da agenzia abbiano sottoperformato le obbligazioni societarie, il credito cartolarizzato ha sovraperformato la maggior parte dei settori investment grade grazie a un carry maggiore. In questo inizio agosto, ci aspettiamo che i rendimenti siano determinati principalmente dal carry di cash flow, sostenuto da rendimenti interessanti. Ciò nonostante, i tassi elevati continuano a esercitare pressioni sui bilanci familiari, influendo in particolare sugli ABS orientati ai consumatori, che sono legati ai debitori a basso reddito. Anche gli immobili commerciali devono far fronte a problemi legati all’attuale costo del denaro.

La nostra maggiore convinzione rimane verso il credito ipotecario residenziale, i cui solidi fondamentali – ad esempio i tassi di morosità ridotti, l’elevato patrimonio dei proprietari di abitazioni e la stabilità del quadro occupazionale – sostengono la performance. Questo è l’unico segmento in cui ci sentiamo a nostro agio nell’estendere lo spettro del credito. Viceversa, manteniamo un orientamento prudente nei confronti degli ABS e dei CMBS di qualità inferiore, tra i quali è più probabile che emergano segnali di stress del credito. Nel complesso, manteniamo un giudizio positivo sugli MBS emessi da agenzia e su alcuni settori del credito cartolarizzato, con un’enfasi sul carry e sulla qualità del credito come fattori chiave della performance nei prossimi mesi.

 
 

1 Fonte: MSIM, indici ICE, Bloomberg L.P., 31 luglio 2025

2 Fonte: Bank of America, 31 luglio 2025

3 Fonte: Bloomberg, dati al 31 luglio 2025

4 Fonte: Bloomberg, dati al 31 luglio 2025

 
 
 
The Broad Markets Fixed Income team unites the expertise of single-sector research and trading teams across the Morgan Stanley Investment Management fixed income platform to identify what they believe are the best opportunities in fixed income.
 
 
 
Approfondimenti correlati
 
Approfondimenti correlati
 
 

CONSIDERAZIONI SUI RISCHI

La diversificazione non garantisce che verranno generati utili e non protegge dalle perdite in una fase di rallentamento del mercato.

Non vi è alcuna garanzia che l’obiettivo d’investimento del portafoglio sarà raggiunto. I portafogli sono esposti al rischio di mercato, ovvero alla possibilità che il valore di mercato dei titoli detenuti dal portafoglio diminuisca e che il valore delle azioni del portafoglio sia conseguentemente inferiore all’importo pagato dall’investitore per acquistarle. I valori di mercato possono cambiare quotidianamente a causa di eventi economici e di altro tipo (ad es. catastrofi naturali, crisi sanitarie,  È difficile prevedere le tempistiche, la durata e i potenziali effetti negativi (ad esempio la liquidità del portafoglio) degli eventi. Di conseguenza, l’investimento in un portafoglio può comportare una perdita per l’investitore. I titoli obbligazionari sono soggetti alla capacità dell’emittente di rimborsare puntualmente capitale e interessi (rischio di credito), alle variazioni dei tassi d’interesse (rischio di tasso d’interesse), al merito di credito dell’emittente e alle condizioni generali di liquidità del mercato (rischio di mercato). In un contesto di tassi d’interesse in rialzo, i prezzi obbligazionari possono calare e dar luogo a periodi di volatilità e a maggiori richieste di rimborso. In un contesto di calo dei tassi d’interesse, il portafoglio potrebbe generare un reddito inferiore. I titoli con scadenze più lunghe possono essere maggiormente sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse. Determinati titoli di Stato americani acquistati dalla strategia, come quelli emessi da Fannie Mae e Freddie Mac, non sono garantiti dal “full faith and credit” (piena fiducia e credito) degli Stati Uniti. È possibile che in futuro questi emittenti non dispongano dei fondi per onorare i propri obblighi di pagamento. I prestiti bancari quotati sono soggetti al rischio di liquidità e ai rischi di credito tipici dei titoli con rating inferiori. Le obbligazioni high yield (dette anche “junk bonds”) sono titoli con rating inferiori che possono comportare livelli più elevati di rischio di credito e di liquidità. I titoli di debito sovrani sono soggetti al rischio di insolvenza. I titoli garantiti da ipoteche e da collaterale sono esposti al rischio di rimborso anticipato e a un più elevato rischio d’insolvenza e possono essere difficili da valutare e vendere (rischio di liquidità). Sono altresì soggetti ai rischi di credito, di mercato e di tasso d’interesse. Il mercato valutario è estremamente volatile e i suoi prezzi sono influenzati da diversi fattori, tra cui la dinamica della domanda e dell’offerta di una determinata valuta, il commercio, i programmi e le politiche fiscali, monetarie e di controllo della valuta nazionale o estera e le variazioni dei tassi d’interesse nazionali ed esteri. Gli investimenti nei mercati esteri comportano rischi specifici, quali rischi di cambio, politici, economici e di mercato. Investire nei mercati emergenti comporta rischi maggiori che investire nei mercati esteri in generale. Gli strumenti derivati possono amplificare le perdite in maniera sproporzionata e incidere significativamente sulla performance. Inoltre possono essere soggetti a rischi di controparte, di liquidità, di valutazione, di correlazione e di mercato. I titoli vincolati e illiquidi possono essere più difficili da vendere e valutare rispetto a quelli quotati in borsa (rischio di liquidità). A causa della possibilità che i rimborsi anticipati alterino i flussi di cassa sulle collateralized mortgage obligation (CMO), non è possibile determinare in anticipo la relativa data di scadenza finale o la vita media. Inoltre, il portafoglio potrebbe subire perdite qualora le garanzie collaterali sulle CMO o eventuali garanzie di terzi fossero insufficienti per onorare i pagamenti.

 

DEFINIZIONI

Punto base:  Un punto base = 0,01%.

 

DEFINIZIONI DEGLI INDICI

Gli indici utilizzati nel presente rapporto non rappresentano la performance di un investimento specifico e non comprendono spese, commissioni o oneri di vendita, che ridurrebbero la performance. Gli indici riportati non sono gestiti e non sono strumenti investibili. Non è possibile investire direttamente in un indice.

Il marchio “Bloomberg®” e l’indice o gli indici Bloomberg utilizzati sono marchi di servizio di Bloomberg Finance L.P. e relative consociate concessi in licenza a Morgan Stanley Investment Management (MSIM) per determinati scopi. Bloomberg non è una consociata di MSIM, non approva, appoggia, valuta o raccomanda alcun prodotto e non garantisce la tempestività, correttezza o esaustività dei dati e delle informazioni in relazione ad alcun prodotto.

L’indice  Bloomberg Euro Aggregate Corporate Index (Bloomberg Euro IG Corporate)  è costruito per replicare l’andamento del mercato delle obbligazioni societarie investment grade denominate in euro.

L’indice  Bloomberg Global Aggregate Corporate  è la componente societaria dell’indice Bloomberg Global Aggregate, un indice ad ampia base rappresentativo dei mercati obbligazionari investment grade globali.

L’indice  Bloomberg U.S. Corporate High Yield  misura l’andamento del mercato delle obbligazioni societarie non investment grade a tasso fisso denominate in dollari e fiscalmente imponibili. I titoli sono classificati high yield se il rating medio di Moody’s, Fitch e S&P è pari o inferiore a Ba1/BB+/BB+. L’indice non comprende le obbligazioni dei mercati emergenti.

L’indice  Bloomberg U.S. Corporate  è un benchmark ad ampia rappresentatività che misura l’andamento delle obbligazioni societarie investment grade a tasso fisso fiscalmente imponibili.

L’indice  Bloomberg US Mortgage-Backed Securities (MBS)  replica l’andamento dei titoli pass-through di agenzia garantiti da ipoteche (sia ARM a tasso fisso che ibridi), garantiti da Ginnie Mae (GNMA), Fannie Mae (FNMA) e Freddie Mac (FHLMC). L’indice è costruito aggregando vari gruppi di titoli MBS con regolamento futuro in data da definirsi all’interno di portafogli generali sulla base delle condizioni di rimborso, delle cedole e dell’anno di emissione. Introdotti nel 1985, gli indici a tasso fisso GNMA, FHLMC e FNMA per i titoli a 30 e 15 anni sono stati rispettivamente retrodatati a gennaio 1976, maggio 1977 e novembre 1982. Nell’aprile del 2007 sono entrati a far parte dell’indice anche i titoli ipotecari pass-through ibridi di agenzia a tasso variabile (ARM).

L’indice dei prezzi al consumo (IPC)  è una misura che esamina la media ponderata dei prezzi di un paniere di beni e servizi di consumo, come trasporti, generi alimentari e assistenza medica.

Euro vs. USD – rendimento totale dell’euro rispetto al dollaro USA.

Titoli di Stato tedeschi a 10 anni – Germany Benchmark 10-Year Datastream Government Index,  titoli di Stato giapponesi a 10 anni  – Japan Benchmark 10-Year Datastream Government Index e  titoli di Stato USA a 10 anni – U.S. Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice  ICE BofAML European Currency High-Yield Constrained Index (ICE BofAML Euro HY constrained)  è costruito per seguire la performance delle obbligazioni societarie in euro e sterline di qualità inferiore a investment grade emesse da emittenti internazionali nei mercati eurobond o in sterline ed euro locali.

L’indice  ICE BofAML U.S. Mortgage-Backed Securities (ICE BofAML U.S. Mortgage Master)  replica la performance dei titoli pass-through garantiti da ipoteche residenziali a tasso fisso e ibridi denominati in dollari, emessi da agenzie statunitensi nel mercato interno USA.

L’ ICE BofAML US High Yield Master II Constrained Index (ICE BofAML US High Yield)  è un indice ponderato per il valore di mercato di tutte le obbligazioni high yield domestiche e “Yankee”, comprese le obbligazioni a interesse posticipato e i titoli con pagamento “in natura”. I titoli che lo compongono hanno scadenze di almeno un anno e un rating di credito inferiore a BBB-/Baa3, ma non sono insolventi.

L’indice  ISM del settore manifatturiero  è basato su indagini condotte presso oltre 300 aziende manifatturiere dall’Institute of Supply Management. L’indice ISM del settore manifatturiero monitora i livelli di occupazione, le scorte di produzione, i nuovi ordini e le consegne dei fornitori. L’indice di diffusione composito è stato creato al fine di monitorare le condizioni del settore manifatturiero nazionale sulla base dei dati risultanti da tali indagini.

Titoli di Stato italiani a 10 anni – Italy Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice  JP Morgan CEMBI Broad Diversified  è un benchmark globale del debito societario liquido dei mercati emergenti che replica l’andamento delle obbligazioni societarie denominate in USD emesse da società dei mercati emergenti.

L’indice  JPMorgan Government Bond– Emerging Markets  (JPM local EM debt)  replica l’andamento delle obbligazioni in valuta locale emesse dai governi dei paesi emergenti. L’indice è posizionato come benchmark investibile che comprende soltanto quei Paesi accessibili da gran parte della base di investitori internazionali (escluse Cina e India al settembre 2013).

L’indice  JPMorgan Government Bond Emerging Markets (JPM External EM Debt)  replica l’andamento delle obbligazioni in valuta locale emesse dai governi dei paesi emergenti. L’indice è posizionato come benchmark investibile che comprende soltanto quei Paesi accessibili da gran parte della base di investitori internazionali (escluse Cina e India al settembre 2013).

L’indice  JP Morgan Emerging Markets Bond Global (EMBI Global)  replica i rendimenti totali di strumenti di debito in valuta estera negoziati nei mercati emergenti ed è una versione ampliata del JPMorgan EMBI+. Come l’EMBI+, l’Indice EMBI Global include obbligazioni Brady denominate in dollari USA, prestiti ed Eurobond con valore nominale in circolazione minimo di USD 500 milioni.

L’indice  JP Morgan GBI-EM Global Diversified  è un benchmark globale liquido, ponderato per la capitalizzazione di mercato, delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti denominate in dollari USA, rappresentativo delle regioni Asia, America Latina, Europa e Medio Oriente/Africa.

JPY vs. USD – rendimento totale dello yen giapponese rispetto al dollaro USA.

L’indice  Markit ITraxx Europe  è composto da 125 credit default swap equiponderati su entità societarie europee investment grade, distribuiti su 4 sottoindici: finanza (senior & subordinati), non finanziari e “HiVol”.

L’indice  Nikkei 225 Index (Japan Nikkei 225)  è un indice ponderato per il prezzo che segue l’andamento delle 225 maggiori società nipponiche quotate alla Borsa di Tokyo.

L’indice  MSCI AC Asia ex-Japan (MSCI Asia ex-Japan)  replica l’andamento delle società large e mid cap di due di tre mercati sviluppati asiatici (Giappone escluso) e di otto mercati emergenti della regione.

L’indice  MSCI All Country World (ACWI, MSCI global equities)  è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato corretta per il flottante che misura la performance dei listini azionari dei mercati sviluppati ed emergenti. Il termine "flottante" è riferito alla quota di azioni in circolazione considerate disponibili per l’acquisto da parte degli investitori sui mercati azionari pubblici. La performance dell’indice è espressa in dollari USA e prevede il reinvestimento dei dividendi netti.

L’indice MSCI Emerging Markets (MSCI emerging equities)  raggruppa titoli rappresentativi di società a media e alta capitalizzazione di 23 mercati emergenti.

L’indice  MSCI World (MSCI developed equities)  raggruppa titoli rappresentativi di società a media e alta capitalizzazione di 23 mercati sviluppati.

L’indice dei direttori degli acquisti (PMI)  è un indicatore dello stato di salute economica del settore manifatturiero.

L’indice  Refinitiv Convertible Global Focus USD Hedged  è un indice di mercato ponderato con dimensioni minime per l’inclusione di USD 500 milioni (USA), EUR 200 milioni (Europa), JPY 22 miliardi e USD 275 milioni (altri paesi) di obbligazioni convertibili equity-linked.

L’indice  Russell 2000®  è un indice che misura la performance delle 2.000 società di più piccole dimensioni dell’indice Russell 3000.

L’indice  S&P 500® (U.S. S&P 500)  misura la performance del segmento delle large cap nel mercato azionario statunitense e copre all’incirca il 75% di tale mercato. L’indice comprende 500 tra le principali società che operano nei settori di punta dell’economia statunitense.

L’indice S&P CoreLogic Case-Shiller U.S. National Home Price NSA  si propone di misurare il valore degli immobili residenziali nelle 20 principali aree metropolitane statunitensi: Atlanta, Boston, Charlotte, Chicago, Cleveland, Dallas, Denver, Detroit, Las Vegas, Los Angeles, Miami, Minneapolis, New York, Phoenix, Portland, San Diego, San Francisco, Seattle, Tampa e Washington, D.C.

L’indice  S&P/LSTA U.S. Leveraged Loan 100 (S&P/LSTA Leveraged Loan Index)  è costruito per replicare l’andamento dei prestiti di maggiore entità del mercato dei prestiti con leva.

L’indice  S&P GSCI Copper  (Copper) è un sottoindice dell’S&P GSCI che costituisce un benchmark affidabile e pubblicamente disponibile della performance del mercato del rame.

L’indice  S&P GSCI Softs (GSCI soft commodities)  è un sottoindice dell’S&P GSCI che misura la performance delle soft commodity ponderata per la produzione mondiale. Nel 2012 l’indice S&P GSCI Softs comprendeva le seguenti materie prime: caffè, zucchero, cacao e cotone.

Titoli di Stato spagnoli a 10 anni – Spain Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice Thomson Reuters Convertible Global Focus USD Hedged è un indice di mercato ponderato con una dimensione minima di inclusione di USD 500 milioni (USA), EUR 200 milioni (Europa), JPY 22 miliardi e USD 275 milioni (altri paesi) di obbligazioni convertibili equity-linked.

Titoli di Stato britannici a 10 anni – U.K. Benchmark 10-Year Datastream Government Index. Gli indici di riferimento Datastream per i seguenti titoli di Stato si basano su singole emissioni. L’emissione scelta per ciascuna serie è la più rappresentativa disponibile per una data scadenza in ciascun momento. I titoli di riferimento sono selezionati sulla base delle convenzioni prevalenti all’interno di ciascun mercato. In generale il titolo di riferimento è sempre l’ultima emissione di una data fascia di scadenze, tuttavia vengono considerati anche i rendimenti, la liquidità, le dimensioni dell’emissione e le cedole.

L’indice  U.S. Dollar (DXY)  è un indice che misura il valore del dollaro statunitense rispetto a un paniere di valute estere, generalmente quelle dei maggiori partner commerciali degli Stati Uniti.

L’indice  Chicago Board Options Exchange (CBOE) Market Volatility (VIX)  mostra le aspettative del mercato per la volatilità a 30 giorni.

Poiché non è possibile garantire che le strategie d’investimento risultino efficaci in tutte le condizioni di mercato, ciascun investitore deve valutare la propria capacità di mantenere l’investimento nel lungo termine e in particolare durante le fasi di ribasso dei mercati.

I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Nei conti separati gestiti in base a una determinata strategia possono essere inseriti valori mobiliari che non replicano la performance di un particolare indice. Si raccomanda di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi e i costi della Strategia prima di effettuare un investimento. È richiesto un livello patrimoniale minimo. Il modulo ADV, Parte 2, contiene informazioni importanti sui gestori degli investimenti.

Le opinioni e/o analisi espresse sono quelle dell’autore o del team d’investimento alla data di redazione del presente materiale, possono variare in qualsiasi momento senza preavviso a causa di cambiamenti delle condizioni economiche o di mercato e potrebbero non realizzarsi. Inoltre, le opinioni non saranno aggiornate né altrimenti riviste per riflettere informazioni resesi disponibili in seguito, circostanze esistenti o modifiche verificatesi dopo la data di pubblicazione. Le tesi espresse non riflettono i giudizi di tutto il personale di investimento in forza presso Morgan Stanley Investment Management (MSIM) e relative controllate e consociate (collettivamente, la “Società”) e potrebbero non trovare riscontro in tutte le strategie e in tutti i prodotti offerti dalla Società.

Le previsioni e/o stime fornite sono soggette a variazioni e potrebbero non realizzarsi. Le informazioni concernenti i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sulla ricerca, sull’analisi e sulle opinioni degli autori o del team di investimento. Tali conclusioni sono di natura speculativa, potrebbero non realizzarsi e non intendono prevedere la performance futura di alcuna strategia o prodotto specifico offerto dalla Società. I risultati futuri possono divergere in misura rilevante sulla scia di sviluppi riguardanti i titoli, i mercati finanziari o le condizioni economiche generali.

Il materiale è stato preparato utilizzando fonti d’informazione pubbliche, dati sviluppati internamente e altre fonti terze ritenute attendibili. Tuttavia, non vengono fornite garanzie circa l’affidabilità di tali informazioni e la Società non ha provveduto a verificare in modo indipendente le informazioni tratte da fonti pubbliche e terze.

Il presente documento è da intendersi come una comunicazione generale non imparziale. Tutte le informazioni fornite hanno esclusivamente scopo informativo e non costituiscono un’offerta o una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di valori mobiliari o all’adozione di una specifica strategia d’investimento. Le informazioni ivi contenute non tengono conto delle circostanze personali del singolo investitore e non rappresentano una consulenza d’investimento, né vanno in alcun modo interpretate quale consulenza fiscale, contabile, legale o normativa. A tal fine, nonché per conoscere le implicazioni fiscali di eventuali investimenti, si raccomanda agli investitori di rivolgersi a consulenti legali e finanziari indipendenti prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento.

Tabelle e grafici sono forniti a solo scopo illustrativo. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.

Gli indici non sono gestiti e non includono spese, commissioni o oneri di vendita. Non è possibile investire direttamente in un indice. Tutti gli indici cui si fa riferimento nel presente documento sono proprietà intellettuale (inclusi i marchi commerciali registrati) dei rispettivi licenzianti. Eventuali prodotti basati su un indice non sono in alcun modo sponsorizzati, approvati, venduti o promossi dal rispettivo licenziante e il licenziante declina ogni responsabilità in merito.

Il presente materiale non è stato redatto dal Dipartimento di ricerca di Morgan Stanley e non è da intendersi quale materiale o raccomandazione di ricerca.

La Società non ha autorizzato gli intermediari finanziari a utilizzare e distribuire il presente materiale, a meno che tale utilizzo e distribuzione non avvengano in conformità alle leggi e normative vigenti. Inoltre, gli intermediari finanziari sono tenuti ad assicurarsi che le informazioni contenute nel presente materiale siano adatte ai soggetti a cui trasmettono il presente materiale alla luce delle circostanze e degli obiettivi di costoro. La Società non può essere ritenuta responsabile e declina ogni responsabilità in merito all’utilizzo proprio o improprio del presente materiale da parte degli intermediari finanziari.

Il presente materiale potrebbe essere stato tradotto in altre lingue. La versione originale in lingua inglese è quella predominante. In caso di discrepanze tra la versione inglese e quella in altre lingue del presente materiale, farà fede la versione inglese.

Il presente materiale non può essere riprodotto, copiato, modificato, utilizzato per creare un’opera derivata, eseguito, esposto, diffuso, pubblicato, concesso in licenza, ricontestualizzato, distribuito o trasmesso, integralmente o in parte, e i suoi contenuti non possono essere divulgati a terzi, senza l’esplicito consenso scritto della Società. È vietato collegare link a questo materiale, se non per uso personale e non commerciale. Tutte le informazioni di cui al presente documento sono proprietà intellettuale tutelata dalla legge sul diritto d’autore e da altre leggi applicabili.

Eaton Vance fa parte di Morgan Stanley Investment Management. Morgan Stanley Investment Management è la divisione di investimento di Morgan Stanley.

 

DISTRIBUZIONE

Il presente materiale è destinato e sarà distribuito solo ai soggetti residenti nelle giurisdizioni in cui la sua distribuzione o disponibilità non siano vietate dalle leggi locali e dalle normative vigenti.

MSIM, la divisione di asset management di Morgan Stanley (NYSE: MS), e relative consociate hanno posto in essere accordi per il marketing reciproco dei rispettivi prodotti e servizi. Ciascuna consociata MSIM è debitamente regolamentata nella propria giurisdizione operativa. Le consociate di MSIM sono: Eaton Vance Management (International) Limited, Eaton Vance Advisers International Ltd, Calvert Research and Management, Eaton Vance Management, Parametric Portfolio Associates LLC e Atlanta Capital Management LLC.

Questo materiale è pubblicato da una o più delle seguenti entità:

 

EMEA –

Il presente materiale è destinato all’uso dei soli clienti professionali.

Nelle giurisdizioni dell’UE, i materiali di MSIM ed Eaton Vance vengono pubblicati da MSIM Fund Management (Ireland) Limited (“FMIL”). FMIL è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda ed è una private company limited by shares di diritto irlandese, registrata con il numero 616661 e con sede legale in 24-26 City Quay, Dublin 2, D02 NY19, Irlanda.

Nelle giurisdizioni esterne all’UE, i materiali di MSIM vengono pubblicati da Morgan Stanley Investment Management Limited (MSIM Ltd), autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Registrata in Inghilterra. N. di registrazione: 1981121. Sede legale: 25 Cabot Square, Canary Wharf, Londra E14 4QA.

In Svizzera i materiali di MSIM sono pubblicati da Morgan Stanley & Co. International plc, London, Zurich Branch (Sede Secondaria di Zurigo), autorizzata e regolamentata dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ("FINMA"). Sede legale: Beethovenstrasse 33, 8002 Zurigo, Svizzera.

Nelle giurisdizioni esterne agli Stati Uniti e all’UE, i materiali di Eaton Vance vengono pubblicati da Eaton Vance Management (International) Limited (“EVMI”), 125 Old Broad Street, London, EC2N 1AR, Regno Unito, società autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.

Italia – MSIM FMIL (Sede Secondaria di Milano) con sede in Palazzo Serbelloni, Corso Venezia 16, 20121 Milano, Italia. Paesi Bassi – MSIM FMIL (Filiale di Amsterdam), Rembrandt Tower, 11th Floor Amstelplein 1 1096HA, Paesi Bassi. Francia – MSIM FMIL (Filiale di Parigi), 61 rue de Monceau 75008 Parigi, Francia. Spagna – MSIM FMIL (Filiale di Madrid), Calle Serrano 55, 28006, Madrid, Spagna. Germania –  MSIM FMIL filiale di Francoforte, Grosse Gallusstrasse 18, 60312 Francoforte sul Meno, Germania (Gattung: Zweigniederlassung (FDI) gem. § 53b KWG). Danimarca – MSIM FMIL (filiale di Copenaghen), Gorrissen Federspiel, Axel Towers, Axeltorv 2, 1609 Copenhagen V, Danimarca.

 

MEDIO ORIENTE

Dubai – MSIM Ltd (ufficio di rappresentanza, Unit Precinct 3-7th Floor-Unit 701 and 702, Level 7, Gate Precinct Building 3, Dubai International Financial Centre, Dubai, 506501, Emirati Arabi Uniti. Telefono: +97 (0)14 709 7158). Questo documento è distribuito presso il Dubai International Financial Centre da Morgan Stanley Investment Management Limited (Ufficio di Rappresentanza), un’entità regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority (“DFSA”), ed è destinato all’uso dei soli clienti professionali e controparti di mercato. Il presente documento non è destinato alla distribuzione ai clienti retail e tali clienti non possono agire sulla base delle informazioni in esso contenute.

Questo documento riguarda un prodotto finanziario che non è soggetto ad alcuna forma di regolamentazione o approvazione da parte della DFSA. La DFSA non è responsabile di esaminare o verificare alcun documento in relazione al presente prodotto finanziario. Pertanto, la DFSA non ha approvato questo documento né altra documentazione associata, non ha adottato alcuna misura per verificare le informazioni ivi contenute e declina ogni responsabilità in merito. Il prodotto finanziario a cui si fa riferimento nel presente documento può essere illiquido e/o soggetto a restrizioni relativamente alla sua cessione o trasferimento. Si raccomanda ai potenziali acquirenti di effettuare delle verifiche di due diligence indipendenti sul prodotto finanziario. In caso di dubbi circa il contenuto del presente documento si consiglia di rivolgersi a un consulente finanziario autorizzato.

 

USA

NON GARANTITO DALLA FDIC | PRIVO DI GARANZIA BANCARIA | RISCHIO DI PERDITA DEL CAPITALE | NON GARANTITO DA ALCUN ENTE FEDERALE | NON È UN DEPOSITO

America Latina (Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù e Uruguay)

Il presente materiale è destinato unicamente agli Investitori istituzionali o qualificati. Tutte le informazioni del presente documento sono riservate e a uso esclusivo del destinatario e non possono essere trasmesse a terzi. Questo materiale viene fornito a solo scopo informativo e non è da intendersi come un’offerta, una sollecitazione o una raccomandazione pubblica per l’acquisto o la vendita di prodotti, servizi, titoli o strategie. La decisione di investire deve essere presa solo dopo aver letto la relativa documentazione e aver condotto una due diligence approfondita e indipendente.

 

ASIA-PACIFICO

Hong Kong – Il presente materiale è distribuito da Morgan Stanley Asia Limited per essere utilizzato a Hong Kong e reso disponibile esclusivamente agli “investitori professionali”, ai sensi delle definizioni contenute nella Securities and Futures Ordinance di Hong Kong (Cap 571). Il suo contenuto non è stato verificato o approvato da alcuna autorità di vigilanza, ivi compresa la Securities and Futures Commission di Hong Kong. Di conseguenza, fatte salve le esenzioni eventualmente previste dalle leggi applicabili, questo materiale non può essere pubblicato, diffuso, distribuito, indirizzato o reso disponibile al pubblico a Hong Kong. Singapore – Il presente materiale è diffuso da Morgan Stanley Investment Management Company e non può essere trasmesso o distribuito, direttamente o indirettamente, a soggetti di Singapore che non siano (i) “accredited investor”, (ii) “expert investor” o (iii) “institutional investor” ai sensi della Section 4A del Securities and Futures Act, Chapter 289 di Singapore (“SFA”) o (iv) altri soggetti, in conformità e nel rispetto delle condizioni di qualsiasi altra disposizione applicabile emanata dall’SFA. La presente pubblicazione non è stata esaminata dalla Monetary Authority of Singapore. Australia – Il presente materiale è fornito da Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Ltd ABN 22122040037, AFSL No. 314182 e relative consociate e non rappresenta un’offerta di partecipazioni. Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Limited provvede affinché le consociate di MSIM forniscano servizi finanziari ai “clienti wholesale” australiani. Le partecipazioni verranno offerte unicamente in circostanze per le quali non sia prevista l’esistenza di informative ai sensi del Corporations Act 2001 (Cth) (il “Corporations Act”). Qualsiasi offerta di partecipazioni non potrà intendersi tale in circostanze per le quali sia prevista l’esistenza di informative ai sensi del Corporations Act e verrà proposta unicamente a soggetti che si qualifichino come “clienti wholesale” secondo le definizioni indicate nel Corporations Act. Il presente materiale non verrà depositato presso la Australian Securities and Investments Commission.

 

Giappone –

Il presente documento è destinato ai soli investitori professionali e viene diffuso o distribuito unicamente a scopi informativi. Per i destinatari che non siano investitori professionali, il presente documento viene fornito in relazione alle attività di Morgan Stanley Investment Management (Japan) Co., Ltd. (“MSIMJ”) concernenti i mandati di gestione discrezionale degli investimenti (“IMA”) e i mandati di consulenza di investimento (“IAA”) e non costituisce una raccomandazione o sollecitazione di transazioni o offerte relative a uno strumento finanziario specifico. In base ai mandati di gestione discrezionale degli investimenti, il cliente stabilisce le politiche di gestione di base in anticipo e incarica MSIMJ di prendere tutte le decisioni di investimento sulla base di un’analisi del valore e di altri fattori inerenti ai titoli e MSIMJ accetta tale incarico. Il cliente delega a MSIMJ i poteri necessari per effettuare gli investimenti. MSIMJ esercita tali poteri delegati sulla base delle decisioni d’investimento prese da MSIMJ e il cliente non impartisce singole istruzioni. Tutti gli utili e le perdite degli investimenti spettano ai clienti; il capitale iniziale non è garantito. Si raccomanda di valutare gli obiettivi d’investimento e le tipologie di rischio prima di effettuare un investimento. La commissione applicabile ai mandati di gestione discrezionale o di consulenza di investimento si basa sul valore degli attivi in questione moltiplicato per una determinata aliquota (il limite massimo è il 2,20% annuo inclusivo d’imposta), calcolata proporzionalmente alla durata del periodo contrattuale. Alcune strategie sono soggette a una commissione vincolata (contingency fee) in aggiunta a quella sopra menzionata. Potrebbero essere applicati altri oneri indiretti, come ad esempio le commissioni di intermediazione per l’acquisto di titoli inglobati in altri strumenti. Poiché questi oneri e spese variano a seconda delle condizioni contrattuali e di altri fattori, MSIMJ non è in grado di illustrare in anticipo aliquote, limiti massimi, ecc. Si raccomanda a tutti i clienti di leggere attentamente la documentazione fornita in vista della stipula del contratto prima di sottoscriverne uno. Il presente documento è distribuito in Giappone da MSIMJ, n. registrazione 410 (Director of Kanto Local Finance Bureau (Financial Instruments Firms)), aderente a: The Japan Securities Dealers Association, The Investment Trusts Association, Giappone, Japan Investment Advisers Association e Type II Financial Instruments Firms Association.

 

La presente comunicazione ha carattere promozionale.

Prima di procedere è necessario leggere attentamente tutti i Termini e le Condizioni che illustrano i vincoli legali e normativi che regolano la divulgazione delle informazioni relative ai prodotti di investimento Morgan Stanley Investment Management.

È possibile che i servizi illustrati in questo sito Web non siano disponibili in tutte le giurisdizioni o a qualsiasi persona. Per ulteriori informazioni, si rimanda alle condizioni d'uso.


Privacy e cookie    •    Your Privacy Choices Your Privacy Choices Icon    •    Istruzioni per l'uso

©  Morgan Stanley. Diritti riservati.