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Ecco come una cultura dell’innovazione promuove vantaggi duraturi
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Global Equity Observer
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agosto 21, 2025
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Ecco come una cultura dell’innovazione promuove vantaggi duraturi |
Al giorno d’oggi è difficile da trovare un qualunque tipo di stabilità, e la stabilità degli utili è sempre più rara. Tuttavia, alcune aziende riescono a realizzare questo obiettivo. Lo fanno non rimanendo ferme, ma integrando strategicamente una cultura dell’innovazione. Poco importa che questa cultura promuova l’innovazione incrementale – come abbiamo approfondito nell’articolo “Vincere grazie a un’innovazione costante” – o favorisca la generazione di idee trasformative: l’innovazione è fondamentale per le aziende che generano rendimenti elevati attraverso attività immateriali perché la loro creazione di valore è legata essenzialmente alle idee, alla differenziazione e alla scalabilità, non al capitale fisico.
Siccome prediligiamo le attività immateriali (come i marchi, gli effetti di rete, i dati, i software o il capitale umano), il nucleo della nostra analisi d’investimento è la capacità di tali attività immateriali di rimanere attuali e promuovere un compounding di livello superiore nel lungo periodo. L’innovazione protegge il fossato intorno al vantaggio competitivo esistente, sostiene lo sviluppo dei prodotti e consente di creare nuove fonti di valore. Una leadership che cura un ambiente ispirato all’innovazione integra creatività, curiosità, miglioramento continuo e un’assunzione del rischio calcolata nel tessuto del lavoro quotidiano. Simili culture tendono anche ad attrarre i migliori talenti, dando il via a un ciclo virtuoso.
Innovazione e tecnologia vanno di pari passo. La tecnologia di per sé può stimolare il cambiamento e l’innovazione. Ma non tutta l’innovazione tecnologica si muove all’insegna della “rapidità e dirompenza”1. La svolta culturale di Microsoft verso l’apertura e la collaborazione è stata chiaramente illustrata dal CEO Satya Nadella nel suo libro Hit Refresh, una pagina nuova un titolo che è esso stesso una metafora della reinvenzione. L’approccio di Nadella pone l’enfasi sull’empatia (conoscere davvero i clienti), sull’inclusività (abbracciare la diversità cognitiva per stimolare nuove idee) e sull’apprendimento continuo (mentalità di crescita). Promuovendo il cambiamento culturale, Nadella ha trasformato Microsoft da azienda in ritardo nel settore tecnologico ad azienda leader, facendo in modo che la società si concentrasse sui principali fattori di crescita a lungo termine, tra cui Azure, strumenti di collaborazione (Microsoft Teams) e, più di recente, l’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Questo cambiamento ha aiutato Microsoft a far crescere i ricavi del 182% e gli utili del 287% nel primo decennio in cui Nadella ha ricoperto il ruolo di CEO.2
Il percorso di innovazione di Oracle rispecchia allo stesso modo un’audace svolta culturale, in questo caso bilanciando lo stile di leadership dominante del cofondatore Larry Ellison3 con prassi più agili e collaborative. Un processo decisionale rapido e una coraggiosa assunzione di rischio sono l’ideale per mosse dirompenti come il passaggio dai data center tradizionali al cloud computing, mentre l’etica meritocratica favorisce la concorrenza interna, premia i migliori talenti e stimola l’innovazione. Avendo smesso di proporre un’offerta cloud competitiva, nel secondo decennio di questo secolo Oracle aveva iniziato a perdere clienti in favore di AWS (Amazon Web Services) e Microsoft Azure, dando vita alla prima iterazione di OCI (Oracle Cloud Infrastructure). Fu più che altro un incolore tentativo di metterci una pezza. Grazie a reinvestimenti costanti e a una precisa messa a punto, Oracle ha più di recente ridotto il divario con i principali hyperscaler e dispone ora di un’offerta cloud competitiva che beneficia sia della transizione verso il cloud ERP (Enterprise Resource Planning) della sua attuale base di clienti sia di nuovi successi nel mercato specializzato delle strutture cloud private e sovrane (i clienti con rigide esigenze di privacy e sicurezza o severi obblighi normativi spesso preferiscono un’offerta cloud appositamente creata per operare su scala più ridotta). La svolta culturale di Oracle ha consentito all’azienda di far crescere i ricavi OCI a USD 12 miliardi l’anno (dai USD 200 milioni scarsi di fine 2016), con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 57%, e l’ha aiutata a sottoscrivere uno storico contratto annuale da USD 30 miliardi con OpenAI per la fornitura di elettricità ai data center.4
Keyence, consulente giapponese di soluzioni per l’automazione, ha sviluppato un’etica dell’innovazione basata sull’autonomia, sulla comprensione diretta del cliente e su un modello integrato di sviluppo delle vendite, il tutto supportato da un’operatività snella e dall’apprendimento continuo. I dipendenti operano con un elevato grado di autonomia e sono guidati non da piani rigidi, ma da una mentalità basata su valori condivisi, dove la priorità è la creazione di valore quotidiano per il cliente. Nello sviluppare i suoi prodotti Keyence prende fortemente in considerazione la prospettiva del cliente, al punto che il 70% dei nuovi prodotti nasce da comunicazioni dirette della clientela. Negli ultimi vent’anni questa attenzione all’innovazione continua ha consentito a Keyence di far crescere organicamente i ricavi a un tasso medio del 10% l’anno, con un contributo crescente da parte dei mercati esteri in tale periodo.5
La cultura innovativa non è prerogativa esclusiva delle società tecnologiche: si trovano generalmente in un’ampia gamma di settori. Nel settore industriale, RELX, azienda fornitrice di analisi e informazioni, affonda le sue radici nell’editoria. RELX ha rivitalizzato il proprio business integrando l’innovazione come elemento centrale, sfruttando la tecnologia basata sui dati, la collaborazione interfunzionale e l’impegno a favorire lo sviluppo dei dipendenti. La società ha digitalizzato le sue risorse editoriali e integrato costantemente l’automazione, passando dalla fornitura di semplici risorse di consultazione per questioni normative a piattaforme avanzate in grado di redigere documenti legali. Grazie a un utilizzo all’avanguardia della GenAI e a un addestramento basato sui suoi ampi set di dati proprietari, RELX si è posizionata per offrire servizi basati sull’intelligenza artificiale e a valore aggiunto al settore legale e della gestione del rischio. Questa trasformazione strategica ha spostato RELX da fornitore di contenuti a piattaforma decisionale, con margini di poco inferiori al 35%, tassi di fidelizzazione elevati (92-95%) e una crescita stabile degli utili (5-9%) anche in condizioni di mercato difficili.6
Prendiamo Experian, società di consulenza creditizia: la sua organizzazione di rete inclusiva, gli hackathon interni, il laboratorio di innovazione, le metodologie agili e l’enfasi sull’impatto sociale assicurano un’innovazione continua, collaborativa e basata sulle reali esigenze dei clienti. Nel segmento dei beni di consumo, ciò ha portato alla nascita di Experian Boost, uno strumento innovativo che consente ai clienti di migliorare il proprio punteggio creditizio allegando le proprie coordinate bancarie, e alla creazione di un mercato statunitense delle assicurazioni auto, nonostante la complessità della normativa a livello statale. La società è riuscita a diversificare la propria base costituita dai servizi finanziari core nella propria divisione Business, in particolare nel settore sanitario e automotive, offrendo al contempo Ascend, una piattaforma integrata destinata alle banche per gestire il processo decisionale nell’ambito del credito, del marketing e delle frodi. Questa attenzione all’innovazione ha contribuito ad accelerare la crescita organica, con una media dell’8% negli ultimi quattro anni malgrado la lentezza dei mercati creditizi.7
Non esiste un unico approccio per integrare l’innovazione nella cultura aziendale, ma la nostra ricerca mostra che esistono aspetti comuni a tutti. Una cultura innovativa scommette a lungo termine sul talento, sulla tecnologia e sulla proprietà intellettuale, con conseguenti vantaggi duraturi. Ammettere la possibilità dell’insuccesso all’interno della cultura, se offre un’occasione di apprendimento e genera idee migliori, è fondamentale.
A nostro avviso, una profonda comprensione delle esigenze dei clienti, basata su relazioni solide, contribuisce a generare idee che migliorano i risultati tra la clientela e il successo commerciale. Investire in strumenti e formazione e ridurre la burocrazia migliora l’efficienza e la partecipazione dei dipendenti. Infine, la collaborazione tra prospettive diverse – condivisione di idee a livello globale piuttosto che isolato, diversità cognitiva all'interno dei team, inclusività – è la base per nuovi modi di pensare e grandi idee.
Una cultura dell’innovazione può sostenere molti criteri d’investimento da noi apprezzati – come i ricavi ricorrenti, la diversificazione dei ricavi, la sostenibilità dei margini, la maggiore redditività del capitale operativo impiegato – e può persino essere vista come un fossato di per sé, un’attività immateriale che genera compounding nel tempo. Le aziende che non riescono a innovare non solo perdono opportunità di crescita, ma rischiano un declino esistenziale. L’innovazione non è solo una leva di crescita: è uno dei pilastri strategici alla base della qualità finanziaria nel lungo termine.
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International Equity Team
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