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Global Fixed Income Bulletin
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marzo 23, 2022

Destreggiarsi nella nebbia della guerra

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marzo 23, 2022

Destreggiarsi nella nebbia della guerra


Global Fixed Income Bulletin

Destreggiarsi nella nebbia della guerra

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marzo 23, 2022

 
 

Febbraio è stato un mese difficile per i mercati finanziari, con la maggior parte delle classi dell’attivo che ha incassato rendimenti negativi.  Per gran parte del mese l’andamento dei mercati è stato determinato da un’inflazione più forte del previsto, che ha spinto le banche centrali ad adottare un orientamento più restrittivo. Ciò ha penalizzato gli strumenti a reddito fisso e in particolare le obbligazioni governative.  L’invasione russa dell’Ucraina ha colto di sorpresa molti investitori generando un’ondata di vendite degli attivi rischiosi (azioni, obbligazioni societarie e debito dei mercati emergenti).  Gli attivi europei hanno registrato una performance peggiore rispetto agli attivi statunitensi, com’era del resto logico aspettarsi visti i maggiori legami economici tra Europa occidentale ed Europa centrale e orientale.  L’aumento dei prezzi dell’energia – sia del gas naturale che del petrolio è particolarmente preoccupante per le prospettive economiche dell’Europa e rappresenta di fatto un costo aggiuntivo che grava sui consumatori.  Anche le azioni e le obbligazioni delle banche europee hanno risentito della situazione, intimorite dalla loro esposizione all’Europa orientale e agli impatti che le sanzioni occidentali avrebbero sul settore finanziario.  Malgrado lo spettacolare rialzo messo a segno dai titoli di Stato dopo l’invasione, la performance per il mese si conferma negativa.  Il dollaro statunitense e il franco svizzero hanno guadagnato terreno in virtù del loro ruolo di “beni rifugio”. Inoltre, si sono apprezzate le valute dei paesi esportatori di materie prime come il dollaro australiano e neozelandese.  Il rublo russo si è deprezzato di circa il 30% a causa delle sanzioni, ma anche altri attivi del paese hanno registrato consistenti perdite, al momento difficili da quantificare a causa dell’illiquidità del mercato.  La minore liquidità dei mercati finanziari sta esacerbando le pressioni al ribasso sui prezzi, rendendo sempre più difficile capire quanto le variazioni riguardino i fondamentali o siano temporanee.

 
 
 
FIGURA 1 – Performance degli attivi da inizio anno
 

Nota: performance in USD. Fonte: Bloomberg. Dati al 28 febbraio 2022. Gli indici sono riportati esclusivamente a scopo illustrativo e non intendono rappresentare la performance di alcun investimento specifico. Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri. Vedere sotto la definizione degli indici.

 
 
FIGURA 2 – Variazioni valutarie mensili rispetto al dollaro USA
 

Nota: per variazione positiva si intende l’apprezzamento della valuta nei confronti dell’USD. Fonte: Bloomberg. Dati al 28 febbraio 2022.

 
 
FIGURA 3 – Principali variazioni mensili dei rendimenti e degli spread decennali
 

Fonte: Bloomberg, JPMorgan. Dati al 28 febbraio 2022.

 
 

Prospettive per il mercato obbligazionario

Le preoccupazioni dei mercati finanziari legate al Covid 19 sono state rimpiazzate da quelle causate dall’invasione russa dell’Ucraina.  L’impatto più rilevante sulle economie, al di là di quello sui paesi immediatamente confinanti, sarà costituito dall’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’energia (gas naturale e petrolio), dei generi alimentari (frumento) e dei metalli.  I principali timori per gli investitori sono suscitati dall’impossibilità di quantificare l’impatto che ciò avrà sulla crescita economica, sulle politiche delle banche centrali e sulla redditività delle imprese.  Al momento la nostra prospettiva è che il conflitto si protragga per diversi mesi, ma siamo fiduciosi che non si intensificherà ulteriormente o si espanderà in un conflitto più ampio a livello regionale o globale.  Ciò significa che l’impatto economico si avvertirà primariamente attraverso l’aumento dei prezzi delle materie prime, con il mercato che ha già inglobato nei prezzi la prevista destabilizzazione delle filiere produttive.  Persiste il rischio che le sanzioni, avendo tagliato fuori la Russia dai mercati finanziari internazionali, creino squilibri sui mercati globali, ma siamo certi che le banche centrali sapranno prontamente intervenire in caso di tensioni.

L'aumento dei prezzi delle materie prime agirà effettivamente come una tassa sulle famiglie e sulle imprese, riducendo la domanda di altri beni e servizi e spingendo al rialzo l'inflazione. Le banche centrali ignoreranno l’impatto (transitorio) che le materie prime avranno sull’inflazione, ma sarà più difficile decidere quanto inasprire le politiche monetarie, dato che le pressioni inflazionistiche provenienti da altri fattori sono forti, ma le prospettive di crescita sono molto più incerte.  Considerato che le economie erano in netta ripresa prima dello scoppio della guerra, riteniamo che continueranno a crescere a un ritmo sostenuto e ciò significa che le banche centrali proseguiranno il processo di normalizzazione delle politiche monetarie semplicemente agendo con più cautela rispetto a prima.  Pertanto, ci aspettiamo che i rialzi dei tassi saranno di 25 punti base (pb) anziché 50, arrivando allo stesso livello che si era prefissato, ma nell’arco di più mesi.  Ciò significa che i rendimenti dei titoli di Stato continueranno ad aumentare rispetto ai livelli attuali e che i prodotti creditizi rimangano sotto pressione (anche se la qualità degli attivi sottostanti rimane solida).  L’incertezza circa la durata e l’intensità del conflitto rimane l’incognita principale.  Ciò detto, la forte vendita dei prodotti creditizi osservata a marzo, in particolare delle obbligazioni investment grade, sta già subendo un significativo deterioramento delle condizioni economiche e, nel caso del credito denominato in euro, un deterioramento quasi recessivo.  Le banche centrali hanno davanti a sé un compito difficile, ma per ora ci aspettiamo che si limitino a portare avanti le politica monetaria restrittiva che era in programma già prima dell’invasione.

L’impatto sulla redditività delle aziende sarà differente.  Il settore energetico, delle materie prime e difensivo dovrebbero risultare avvantaggiati (uno sviluppo che a nostro avviso non è stato particolarmente scontato, soprattutto nei mercati emergenti). Il settore sanitario e delle telecomunicazioni saranno i settori meno influenzati, mentre per quanto riguarda le utility molto dipenderà dalle rispettive esposizione al quadro normativo e alle materie prime. Sia il settore industriale che dei beni di consumo saranno penalizzati, anche se prima della crisi stavano registrando una domanda molto vivace.  Tuttavia, non vi è dubbio sul fatto che l’impatto sarà negativo e che le obbligazioni societarie europee saranno le più colpite.

Riteniamo tuttavia che il contesto di crescita sia sufficientemente robusto da mantenere il rischio di default a livelli contenuti, dato che negli ultimi due anni le aziende hanno risanato i propri bilanci.  Pertanto, giudichiamo ancora interessanti le obbligazioni societarie e preferiamo il segmento high yield a quello investment grade.  Il conflitto ha creato opportunità anche nei mercati emergenti, le cui valutazioni sono diventate più convenienti a causa del rischio di illiquidità e di contagio. Molti di questi paesi dovrebbero beneficiare dei rincari sulle materie prime, anche se questa prospettiva non è rispecchiata dagli ultimi movimenti sui prezzi.  Il dollaro statunitense e il franco svizzero hanno beneficiato del loro ruolo di “beni rifugio” e dovrebbero preservare la loro forza anche in questa fase di grande incertezza.  Nel lungo termine, il dollaro statunitense sembrerebbe sopravvalutato e ciò potrebbe spiegare perché la sua corsa al rialzo non è andata oltre un certo limite.

Tassi d’interesse/tassi di cambio dei mercati sviluppati

ANALISI MENSILE

Il mese è iniziato con nuovi segnali di persistenza dell’inflazione e di una virata restrittiva da parte delle banche centrali che hanno innescato un rialzo generalizzato dei tassi.  Tale sviluppo si è interrotto quando l’attenzione si è spostata sull’invasione russa dell’Ucraina che ha sconvolto i mercati globali in tutte le classi di attivo.  Il rialzo iniziale dei tassi è stato successivamente riassorbito da una fuga generalizzata verso i beni rifugio dei titoli di Stato e i mercati hanno anticipato che le banche centrali dovranno muoversi con cautela nell’eliminare le misure di allentamento.  Il dollaro statunitense si è apprezzato grazie al suo status di “bene rifugio”.  L’inflazione rimane il tema chiave: i dati continuano a sorprendere al rialzo e le prospettive sono esacerbate dall’aumento del costo delle materie prime dovuto al conflitto in Ucraina.1

PROSPETTIVE

Le banche centrali delle economie sviluppate si trovano ad affrontare un compito molto difficile: bilanciare la flessione economica e un’inflazione più forte del previsto.  La maggior parte delle economie sono state colpite dall’aumento dei prezzi delle materie prime dovuto al conflitto in Ucraina, che equivarrà a tutti gli effetti a una tassa che graverà sulle famiglie e sulle imprese, riducendo la domanda di altri beni.  Coesistono inoltre preoccupazioni sulle conseguenze che le sanzioni avranno sulla liquidità finanziaria globale.

Ci aspettiamo che le banche centrali procedano verso la normalizzazione delle politiche monetarie.  Tuttavia, è probabile che gli istituti centrali si muoveranno con maggiore cautela rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.  Ciò dovrebbe tradursi in un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato fino al 2022, poiché è probabile che il conflitto protrarrà da tre a sei mesi il processo di normalizzazione piuttosto che fermarlo.  Abbiamo una convinzione limitata sull’andamento del mercato valutario.

Tassi d’interesse/tassi di cambio dei mercati emergenti

ANALISI MENSILE

Verso la fine del mese l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a un forte aumento della volatilità sul debito dei mercati emergenti (EMD).   I principali mercati globali hanno risentito dell’incremento della volatilità, che tuttavia ha riguardato principalmente gli attivi russi e ucraini e quelli dei paesi immediatamente confinanti.  Le obbligazioni russe in valuta locale hanno perso circa il 70% del loro valore.  Anche il debito societario in dollari statunitensi,2 il debito sovrano in valuta locale3 e il debito sovrano in dollari statunitensi hanno accusato un ribasso.4

PROSPETTIVE

Gli sviluppi futuri della situazione non sono ancora chiari e dipenderanno da che piega prenderanno gli eventi, compreso il contagio nei mercati dei capitali globali man mano che le sanzioni inizieranno a entrare in vigore.  Le possibili conseguenze macroeconomiche comprendono un’accelerazione dell’inflazione dovuta alle interruzioni della catena di fornitura e alla scarsa tolleranza dei regimi autocratici da parte dei paesi occidentali.

Credito societario

ANALISI MENSILE         

A febbraio i differenziali creditizi delle società investment grade si sono allargati sotto l’effetto della protratta volatilità di mercato, dovuta ai fattori macro negativi.  I rendimenti dei titoli di Stato sono saliti a livello globale.  Nel mese l’invasione russa dell’Ucraina è stato il principale evento di rilievo che ha reso ancora più incerto il clima di fiducia in concomitanza al continuo afflusso di notizie.  Un’altra notizia che sta impattando i mercati è il dato sull’inflazione al rialzo.  I risultati del quarto trimestre hanno dominato le notizie societarie di questo mese.5

A febbraio il mercato delle obbligazioni societarie high yield ha confermato la propria debolezza.  I timori suscitati dagli elevati tassi di inflazione e dai toni sempre meno accomodanti della Fed sono rimasti un tema costante.

L’invasione russa dell’Ucraina ha iniettato ulteriore volatilità sui mercati.  Nel mese i rendimenti sono aumentati di 35 pb e gli spread si sono allargati.6

I titoli convertibili globali hanno registrato il peggior inizio d’anno da sempre, risentendo dei timori degli investitori sull’aumento dei tassi e sulla guerra in Ucraina.  A febbraio, le emissioni si sono mosse al ribasso.  I settori growth hanno subito un ulteriore rallentamento, mentre il settore energetico e dei materiali hanno avuto un rialzo.7

Sempre a febbraio, il mercato dei prestiti societari senior a tasso variabile ha perso terreno, frenato dalla volatilità del mercato. Nonostante la performance moderatamente negativa, i prestiti sono andati meglio rispetto ad altri mercati dei capitali, come le azioni e le obbligazioni societarie high yield.8

PROSPETTIVE

In futuro con valutazioni nettamente al di sopra della media di lungo periodo degli spread e vicino ai massimi del quarto trimestre 2018, intravediamo opportunità nel segmento value, ma ci aspettiamo una forte volatilità data dall’incertezza del contesto geopolitico a breve termine e dalla limitata liquidità disponibile qualora i flussi dovessero aumentare.

Prodotti cartolarizzati

ANALISI MENSILE

Nel mese di febbraio, gli agency MBS hanno sottoperformato ancora una volta.  Gli spread si sono allargati rispetto ai livelli pre-pandemici, poiché il mercato prevede la fine del quantitative easing e il probabile inizio del quantitative tightening ma il divario tra domanda e offerta potrebbero ulteriormente ampliare gli spread degli agency MBS.  Nel mese, anche gli spread dei non-agency RMBS statunitensi si sono allargati e principalmente nei settori residenziali, poiché quasi tutte classi di attivo rischiose hanno perso valore a fronte dei timori per l’inflazione, per le politiche della Banca centrale e per gli sviluppi geopolitici.  Anche gli spread degli ABS statunitensi si sono ampliati, ma il loro rendimento di base rimane stabile e le sottoscrizioni sono rimaste elevate per tutto il mese.9

PROSPETTIVE

Riteniamo che il mercato delle cartolarizzazioni tuttora offra una combinazione unica tra bassa duration, rendimenti interessanti e solidi fondamentali creditizi.  Restiamo ottimisti sui prodotti cartolarizzati, ma siamo prudenti nei confronti degli agency MBS di agenzia e del rischio di tasso.

 
 

I pareri e le opinioni espressi sono quelli del team di Gestione del portafoglio a marzo 2022 e possono variare in base alle condizioni economiche, di mercato e di altra natura. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.

1 Fonte: Bloomberg. Dati al 28 febbraio 2022.

2 Fonte: Indice J.P. Morgan CEMBI Broad Diversified. Dati al 28 febbraio 2022.

3 Fonte: Indice JPM EMBI Global Diversified. Dati al 28 febbraio 2022.

Fonte: Indice J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified. Dati al 28 febbraio 2022.

5 Fonte: Bloomberg. Dati al 28 febbraio 2022

6 Fonte: Bloomberg U.S. Corporate High Yield Index. Dati al 28 febbraio 2022.

7 Fonte: Refinitiv Global Convertibles Focus Index. Dati al 28 febbraio 2022.

8 Fonte: S&P/LSTA Leveraged Loan Index. Dati al 28 febbraio 2022.

9 Fonte: Bloomberg, dati al 28 febbraio 2022.

 
 

Considerazioni sui rischi

Diversificazione: non garantisce che verranno generati utili e non protegge dalle perdite in una fase di rallentamento del mercato.

Non vi è alcuna garanzia che l’obiettivo d’investimento del portafoglio sarà raggiunto. I portafogli sono esposti al rischio di mercato ovvero alla possibilità che il valore di mercato dei titoli detenuti dal portafoglio diminuisca e che il valore delle azioni del portafoglio sia conseguentemente inferiore all’importo pagato dall’investitore per acquistarle. I valori di mercato possono cambiare quotidianamente a causa di eventi economici e di altro tipo (ad es. catastrofi naturali, crisi sanitarie, terrorismo, conflitti e disordini sociali) che interessano mercati, paesi, aziende o governi. È difficile prevedere le tempistiche, la durata e i potenziali effetti negativi (ad es. la liquidità del portafoglio) degli eventi. Di conseguenza, è possibile perdere denaro investendo in un portafoglio. I titoli obbligazionari sono soggetti alla capacità dell’emittente di rimborsare puntualmente capitale e interessi (rischio di credito), alle variazioni dei tassi d’interesse (rischio di tasso d’interesse), al merito di credito dell’emittente e alle condizioni generali di liquidità del mercato (rischio di mercato). In un contesto di tassi d’interesse in rialzo, i corsi obbligazionari possono calare e dar luogo a periodi di volatilità e a maggiori richieste di rimborso. In un contesto di tassi d’interesse al ribasso, il portafoglio potrebbe generare un reddito inferiore. I titoli a più lungo termine possono essere maggiormente sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse. Determinati titoli di Stato americani acquistati dalla Strategia, come quelli emessi da Fannie Mae e Freddie Mac, non sono garantiti dal “full faith and credit” (piena fiducia e credito) degli Stati Uniti. È possibile che in futuro questi emittenti non dispongano dei fondi per onorare i propri obblighi di pagamento. I prestiti bancari quotati sono soggetti al rischio di liquidità e ai rischi di credito tipici dei titoli con rating inferiori. Le obbligazioni high-yield (dette anche “junk bonds”) sono titoli con rating inferiori che possono comportare livelli più elevati di rischio di credito e di liquidità. I titoli garantiti da ipoteche e da collaterale sono soggetti al rischio di insolvenza. I titoli garantiti da ipoteche e da collaterale sono esposti al rischio di rimborso anticipato e a un più elevato rischio d’insolvenza e possono essere difficili da valutare e vendere (rischio di liquidità). Essi sono altresì soggetti ai rischi di credito, di mercato e di tasso d’interesse. Il mercato valutario è estremamente volatile. I prezzi in questi mercati sono influenzati da diversi fattori, tra cui la dinamica della domanda e dell’offerta di una determinata valuta, il commercio, i programmi e le politiche fiscali, monetarie e di controllo della valuta nazionale o estera e le variazioni dei tassi d’interesse nazionali o esteri. Gli investimenti nei mercati esteri comportano rischi specifici, quali i rischi di cambio, quelli politici, economici e di mercato. I rischi associati agli investimenti nei paesi emergenti sono maggiori di quelli associati agli investimenti nei paesi sviluppati esteri. I titoli di debito sovrani sono soggetti al rischio di insolvenza. Gli strumenti derivati possono amplificare le perdite in maniera sproporzionata e incidere significativamente sulla performance. Inoltre possono essere soggetti a rischi di controparte, di liquidità, di valutazione, di correlazione e di mercato. I titoli vincolati e illiquidi possono essere più difficili da vendere e valutare rispetto a quelli quotati in borsa (rischio di liquidità). A causa della possibilità che i rimborsi anticipati alterino i flussi di cassa sulle collateralized mortgage obligation (CMO), non è possibile determinare in anticipo la relativa data di scadenza finale o la vita media. Inoltre, il portafoglio potrebbe subire perdite qualora le garanzie collaterali sulle CMO o eventuali garanzie di terzi fossero insufficienti per onorare i pagamenti.

 
 
 
Our fixed income investment capabilities are driven by eight specialized teams – Agency MBS, Emerging Markets, Floating-Rate Loans, High Yield, Investment Grade Credit, Municipals, Multi-Sector, and Securitized – which span the global fixed income capital markets.
 
 
 
Featured Fund
 
 
 
 
 

DEFINIZIONI

Punto base: Un punto base = 0,01%.

DEFINIZIONI DEGLI INDICI

Gli indici utilizzati nel presente rapporto non rappresentano la performance di un investimento specifico e non comprendono spese, commissioni od oneri di vendita, che ridurrebbero la performance. Gli indici riportati non sono gestiti e non sono strumenti investibili. Non è possibile investire direttamente in un indice.

Il marchio “Bloomberg®” e l’indice o indici utilizzati sono marchi di servizio di Bloomberg Finance L.P. e relative consociate concessi in licenza a Morgan Stanley Investment Management (MSIM) per determinati scopi. Bloomberg non è una consociata di MSIM, non approva, appoggia, valuta o raccomanda alcun prodotto e non garantisce la tempestività, correttezza o esaustività dei dati e delle informazioni in relazione ad alcun prodotto.

L’indice Bloomberg Euro Aggregate Corporate Index (Bloomberg Euro IG Corporate) è costruito per replicare l’andamento del mercato delle obbligazioni societarie investment grade denominate in euro.

L’indice Bloomberg Global Aggregate Corporate è la componente societaria dell’indice Bloomberg Global Aggregate, un indice ad ampia base rappresentativo dei mercati obbligazionari investment grade globali.

L’indice Bloomberg U.S. Corporate High Yield misura l’andamento del mercato statunitense delle obbligazioni societarie non investment grade a tasso fisso denominate in dollari e fiscalmente imponibili. I titoli sono classificati high yield se il rating medio di Moody’s, Fitch e S&P è pari o inferiore a Ba1/BB+/BB+. L’indice non comprende le obbligazioni dei Mercati Emergenti.

L’indice Bloomberg U.S. Corporate è un benchmark ad ampia rappresentatività che misura l’andamento delle obbligazioni societarie investment grade a tasso fisso fiscalmente imponibili.

L’indice Bloomberg U.S. Mortgage Backed Securities (MBS) replica l’andamento dei titoli pass-through di agenzia garantiti da ipoteche (sia ARM a tasso fisso che ibridi), garantiti da Ginnie Mae (GNMA), Fannie Mae (FNMA) e Freddie Mac (FHLMC). L’indice è costruito aggregando vari gruppi di titoli MBS con regolamento futuro in data da definirsi all’interno di portafogli generali sulla base delle condizioni di rimborso, cedole e anno di emissione. Introdotti nel 1985, gli indici a tasso fisso GNMA, FHLMC e FNMA per i titoli a 30 e 15 anni sono stati rispettivamente retrodatati a gennaio 1976, maggio 1977 e novembre 1982. Nell’aprile del 2007 sono entrati a far parte dell’indice anche i titoli ipotecari pass-through ibridi di agenzia a tasso variabile (ARM).

L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è una misura che esamina la media ponderata dei prezzi di un paniere di beni e servizi di consumo, come trasporti, alimenti e assistenza medica.

Euro vs. USD – rendimento totale dell’euro rispetto al dollaro USA.

Titoli di Stato tedeschi a 10 anni – Germany Benchmark 10-Year Datastream Government Index; titoli di Stato giapponesi a 10 anni – Japan Benchmark 10-Year Datastream Government Index e titoli di Stato USA a 10 anni – U.S. Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice ICE BofAML European Currency High-Yield Constrained (ICE BofAML Euro HY constrained) è costruito per seguire la performance delle obbligazioni societarie in euro e sterline di qualità inferiore a investment grade, emesse da emittenti internazionali nei mercati eurobond o in sterline ed euro locali.

L’indice ICE BofAML U.S. Mortgage-Backed Securities (ICE BofAML U.S. Mortgage Master) segue la performance dei titoli pass-through garantiti da ipoteche residenziali a tasso fisso e ibridi denominati in dollari, emessi da agenzie statunitensi nel mercato interno USA.

L’indice ICE BofAML U.S. High Yield Master II Constrained (ICE BofAML U.S. High Yield) è un indice ponderato per il valore di mercato di tutte le obbligazioni domestiche e le obbligazioni high yield “Yankee”, comprese le obbligazioni a interesse posticipato e i titoli con pagamento “in natura”. I titoli che lo compongono hanno scadenze di almeno un anno e un rating di credito inferiore a BBB-/Baa3, ma non sono insolventi.

L’indice ISM del settore manifatturiero è basato su indagini condotte presso oltre 300 aziende manifatturiere dall’Institute of Supply Management. L’indice ISM del settore manifatturiero monitora i livelli di occupazione, le scorte di produzione, i nuovi ordini e le consegne dei fornitori. L’indice di diffusione composito è stato creato al fine di monitorare le condizioni del settore manifatturiero nazionale sulla base dei dati risultanti da tali indagini.

Titoli di Stato italiani a 10 anni – Italy Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice JP Morgan CEMBI Broad Diversified è un benchmark globale del debito societario liquido dei mercati emergenti che replica l’andamento delle obbligazioni societarie denominate in USD emesse da società dei mercati emergenti.

L’indice JPMorgan Government Bond – Emerging Markets (JPM local EM debt) replica l’andamento delle obbligazioni in valuta locale emesse da paesi emergenti. L’indice è posizionato come benchmark investibile che comprende soltanto quei Paesi accessibili da gran parte del parterre di investitori internazionali (escluse Cina e India dal settembre 2013).

L’indice JPMorgan Government Bond Emerging Markets (JPM External EM Debt) replica l’andamento delle obbligazioni in valuta locale emesse dai governi dei paesi emergenti. L’indice è posizionato come benchmark investibile che comprende soltanto quei Paesi accessibili da gran parte del parterre di investitori internazionali (escluse Cina e India dal settembre 2013).

L’indice JP Morgan Emerging Markets Bond Global (EMBI Global) replica i rendimenti totali di strumenti di debito in valuta estera negoziati nei mercati emergenti ed è una versione ampliata del JPMorgan EMBI+. Come per l’EMBI+, l’indice EMBI Global include obbligazioni Brady denominate in dollari statunitensi, prestiti ed eurobond con valore nominale in circolazione minimo di USD 500 milioni.

L’indice JP Morgan GBI-EM Global Diversified è un benchmark globale liquido, ponderato per la capitalizzazione di mercato, delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti denominate in dollari USA, rappresentativo delle regioni Asia, America Latina, Europa e Medio Oriente/Africa.

JPY vs. USD – Rendimento totale dello yen giapponese rispetto al dollaro USA.

L’indice Nikkei 225 Index (Japan Nikkei 225) è un indice ponderato per il prezzo che segue l’andamento delle 225 maggiori società nipponiche quotate alla Borsa di Tokyo.

L’indice MSCI AC Asia ex-Japan (MSCI Asia ex-Japan) replica l’andamento delle società large e mid cap di due dei tre mercati sviluppati asiatici (Giappone escluso) e di otto mercati emergenti della regione.

L’indice MSCI All Country World (ACWI, MSCI global equities) è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato corretta per il flottante che misura la performance dei listini azionari dei mercati sviluppati ed emergenti. Il termine “flottante” è riferito alla quota di azioni in circolazione considerate disponibili per l’acquisto da parte degli investitori sui mercati azionari pubblici. La performance dell’indice è espressa in dollari USA e prevede il reinvestimento dei dividendi netti.

L’indice MSCI Emerging Markets (MSCI emerging equities) raggruppa titoli rappresentativi di società a media e alta capitalizzazione di 23 mercati emergenti.

L’indice MSCI World (MSCI developed equities) raggruppa titoli rappresentativi di società a media e alta capitalizzazione di 23 mercati sviluppati.

L’indice dei direttori degli acquisti (PMI) è un indicatore dello stato di salute economica del settore manifatturiero.

L’indice Refinitiv Convertible Global Focus USD Hedged è un indice di mercato ponderato con una dimensione minima di inclusione di USD 500 milioni (USA), EURO 200 milioni (Europa), YEN 22 miliardi e USD 275 milioni (altri paesi) di obbligazioni convertibili equity-linked.

L’indice Russell 2000® è un indice che misura la performance delle 2.000 società di più piccole dimensioni dell’indice Russell 3000.

L’indice S&P 500® (U.S. S&P 500) misura la performance del segmento delle large cap nel mercato azionario statunitense e copre all’incirca il 75% di tale mercato. L’indice comprende 500 tra le principali società che operano nei settori di punta dell’economia statunitense.

L’indice S&P CoreLogic Case-Shiller U.S. National Home Price NSA si propone di misurare il valore degli immobili residenziali nelle 20 principali aree metropolitane statunitensi: Atlanta, Boston, Charlotte, Chicago, Cleveland, Dallas, Denver, Detroit, Las Vegas, Los Angeles, Miami, Minneapolis, New York, Phoenix, Portland, San Diego, San Francisco, Seattle, Tampa e Washington, D.C.

L’indice S&P/LSTA U.S. Leveraged Loan 100 (S&P/LSTA Leveraged Loan Index) è costruito per replicare l’andamento dei prestiti di maggiore entità del mercato dei prestiti con leva.

L’indice S&P GSCI Copper (Copper) è un sottoindice dell’S&P GSCI che costituisce un benchmark affidabile e pubblicamente disponibile della performance del mercato del rame.

L’indice S&P GSCI Softs (GSCI soft commodities) è un sottoindice dell’S&P GSCI che misura la performance delle soft commodity ponderata per la produzione mondiale. Nel 2012 l’indice S&P GSCI Softs comprendeva le seguenti materie prime: caffè, zucchero, cacao e cotone.

Titoli di Stato spagnoli a 10 anni – Spain Benchmark 10-Year Datastream Government Index.

L’indice Thomson Reuters Convertible Global Focus USD Hedged è un indice di mercato ponderato con una dimensione minima di inclusione di USD 500 milioni (USA), EURO 200 milioni (Europa), Yen 22 miliardi e USD 275 milioni (altri paesi) di obbligazioni convertibili equity-linked.

Titoli di Stato britannici a 10 anni – U.K. Benchmark 10-Year Datastream Government Index. Gli indici di riferimento Datastream per i seguenti titoli di Stato si basano su singole emissioni. L’emissione scelta per ciascuna serie è la più rappresentativa disponibile per una data scadenza in ciascun momento. I titoli di riferimento sono selezionati sulla base delle convenzioni prevalenti all’interno di ciascun mercato. In generale il titolo di riferimento è sempre l’ultima emissione di una data fascia di scadenze, tuttavia vengono considerati anche i rendimenti, la liquidità, le dimensioni dell’emissione e le cedole.

L’indice U.S. Dollar Index (DXY) è un indice che misura il valore del dollaro statunitense rispetto a un paniere di valute estere, generalmente quelle dei maggiori partner commerciali degli Stati Uniti.

L’indice Chicago Board Options Exchange (CBOE) Market Volatility (VIX) mostra le aspettative del mercato per la volatilità a 30 giorni.

Poiché non è possibile garantire che le strategie d’investimento risultino efficaci in tutte le condizioni di mercato, ciascun investitore deve valutare la propria capacità di mantenere l’investimento nel lungo termine e, in particolare, durante le fasi di ribasso dei mercati.

I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Nei conti separati gestiti in base a una determinata strategia possono essere inseriti valori mobiliari che non replicano la performance di un particolare indice. È richiesto un livello patrimoniale minimo.

Il modulo ADV, Parte 2, contiene informazioni importanti sui gestori degli investimenti.

Le opinioni e/o analisi espresse sono quelle dell’autore o del team d’investimento alla data di redazione del presente materiale, possono variare in qualsiasi momento senza preavviso a causa di cambiamenti delle condizioni economiche o di mercato e potrebbero non realizzarsi. Inoltre, le opinioni non saranno aggiornate né altrimenti riviste per riflettere informazioni resesi disponibili in seguito, circostanze esistenti o modifiche verificatesi dopo la data di pubblicazione. Le tesi espresse non riflettono i giudizi di tutto il personale di investimento in forza presso Morgan Stanley Investment Management (MSIM) e relative controllate e consociate (collettivamente, “la Società”) e potrebbero non trovare riscontro in tutte le strategie e in tutti i prodotti offerti dalla Società.

Le previsioni e/o stime fornite sono soggette a variazioni e potrebbero non realizzarsi. Le informazioni concernenti i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sulla ricerca, sull’analisi e sulle opinioni degli autori o del team di investimento. Tali conclusioni sono di natura speculativa, potrebbero non realizzarsi e non intendono prevedere la performance futura di alcuna strategia o prodotto specifico offerto dalla Società. I risultati futuri possono divergere in misura rilevante sulla scia di sviluppi riguardanti i titoli, i mercati finanziari o le condizioni economiche generali.

Il materiale è stato preparato utilizzando fonti d’informazione pubbliche, dati sviluppati internamente e altre fonti terze ritenute attendibili. Tuttavia, non vengono fornite garanzie circa l’affidabilità di tali informazioni e la Società non ha provveduto a verificare in modo indipendente le informazioni tratte da fonti pubbliche e terze.

Il presente documento è da intendersi come una comunicazione generale non imparziale e tutte le informazioni fornite hanno esclusivamente scopo informativo e non sono da intendersi quale offerta o raccomandazione per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento. Le informazioni ivi contenute non tengono conto delle circostanze personali del singolo investitore e non rappresentano una consulenza d’investimento, né vanno in alcun modo interpretate quale consulenza fiscale, contabile, legale o normativa. A tal fine, nonché per conoscere le implicazioni fiscali di eventuali investimenti, si raccomanda agli investitori di rivolgersi a consulenti legali e finanziari indipendenti prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento.

I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tabelle e grafici sono forniti a solo scopo illustrativo.

Gli indici non sono gestiti e non includono spese, commissioni o oneri di vendita. Non è possibile investire direttamente in un indice. Tutti gli indici cui si fa riferimento nel presente documento sono proprietà intellettuale (inclusi i marchi commerciali registrati) dei rispettivi licenzianti. Eventuali prodotti basati su un indice non sono in alcun modo sponsorizzati, approvati, venduti o promossi dal rispettivo licenziante e il licenziante declina ogni responsabilità in merito.

Il presente materiale non è stato redatto dal Dipartimento di Ricerca di Morgan Stanley e non va considerato materiale o raccomandazione di ricerca.

La Società non ha autorizzato gli intermediari finanziari a utilizzare e distribuire il presente materiale, a meno che tale utilizzo e distribuzione avvengano in conformità con le leggi e le normative vigenti. Inoltre, gli intermediari finanziari sono tenuti ad assicurarsi che le informazioni contenute nel presente materiale siano adatte ai soggetti a cui trasmettono il presente materiale alla luce delle circostanze e degli obiettivi di costoro. La Società non può essere ritenuta responsabile e declina ogni responsabilità in merito all’utilizzo proprio o improprio del presente materiale da parte degli intermediari finanziari.

Il presente materiale potrebbe essere stato tradotto in altre lingue. La versione originale in lingua inglese è quella predominante. In caso di discrepanze tra la versione inglese e quella in altre lingue del presente materiale, farà fede la versione inglese.

Il presente materiale non può essere riprodotto, copiato, modificato, utilizzato per creare un’opera derivata, eseguito, esposto, diffuso, pubblicato, concesso in licenza, incorniciato, distribuito, o trasmesso, integralmente o in parte e i suoi contenuti non possono essere divulgati a terzi, senza l’esplicito consenso scritto della Società. Proibito collegare link a questo materiale, se non per uso personale e non commerciale. Tutte le informazioni di cui al presente documento sono proprietà intellettuale tutelata dalla legge sul diritto d’autore e altre leggi applicabili.

Eaton Vance fa parte di Morgan Stanley Investment Management. Morgan Stanley Investment Management è la divisione di investimento di Morgan Stanley.

DISTRIBUZIONE

Il presente materiale è destinato e sarà distribuito solo ai soggetti residenti nelle giurisdizioni in cui la sua distribuzione o disponibilità non siano vietate dalle leggi locali e dalle normative vigenti.

MSIM, la divisione di asset management di Morgan Stanley (NYSE: MS), e relative consociate hanno posto in essere accordi per il marketing reciproco dei rispettivi prodotti e servizi. Ciascuna consociata MSIM è debitamente regolamentata nella propria giurisdizione operativa. Le consociate di MSIM sono: Eaton Vance Management (International) Limited, Eaton Vance Advisers International Ltd, Calvert Research and Management, Eaton Vance Management, Parametric Portfolio Associates LLC, Atlanta Capital Management LLC, Eaton Vance Management International (Asia) Pte. Ltd.

Questo materiale è pubblicato da una o più delle seguenti entità:

EMEA

Il presente materiale è destinato all’uso dei soli clienti professionali.

Nelle giurisdizioni dell’UE, i materiali di MSIM ed Eaton Vance vengono pubblicati da MSIM Fund Management (Ireland) Limited (“FMIL”). FMIL è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda ed è una private company limited by shares di diritto irlandese, registrata con il numero 616661 e con sede legale in The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda.

Nelle giurisdizioni esterne all’UE, i materiali di MSIM vengono pubblicati da Morgan Stanley Investment Management Limited (MSIM Ltd), autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Registrata in Inghilterra. N. di registrazione: 1981121. Sede legale: 25 Cabot Square, Canary Wharf, London E14 4QA.

In Svizzera, i materiali di MSIM vengono pubblicati da Morgan Stanley & Co. International plc, London, Zurich Branch (Sede Secondaria di Zurigo), autorizzata e regolamentata dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (“FINMA”). Sede legale: Beethovenstrasse 33, 8002 Zurigo, Svizzera.

Nelle giurisdizioni esterne agli USA e all’UE, i materiali di Eaton Vance vengono pubblicati da Eaton Vance Management (International) Limited (“EVMI”), 125 Old Broad Street, Londra, EC2N 1AR, Regno Unito, società autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.

Italia – MSIM FMIL (Filiale di Milano), (Sede Secondaria di Milano) Palazzo Serbelloni Corso Venezia, 16 20121 Milano, Italia. Paesi Bassi: MSIM FMIL (Filiale di Amsterdam), Rembrandt Tower, 11th Floor Amstelplein 1 1096HA, Paesi Bassi. Francia: MSIM FMIL (Filiale di Parigi), 61 rue de Monceau 75008 Parigi, Francia. Spagna: MSIM FMIL (Filiale di Madrid), Calle Serrano 55, 28006, Madrid, Spagna.

MEDIO ORIENTE

Dubai – MSIM Ltd (ufficio di rappresentanza, Unit Precinct 3-7th Floor-Unit 701 e 702, Level 7, Gate Precinct Building 3, Dubai International Financial Centre, Dubai, 506501, Emirati Arabi Uniti. Telefono: +97 (0)14 709 7158).

EVMI si avvale di un’organizzazione terza in Medio Oriente, Wise Capital (Middle East) Limited (“Wise Capital”), per promuovere le competenze di investimento di Eaton Vance presso gli investitori istituzionali. Per questi servizi, Wise Capital riceve una commissione basata sugli attivi sui quali Eaton Vance fornisce consulenza d’investimento grazie a queste presentazioni.

Stati Uniti

I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. I conti separati gestiti in base alla Strategia illustrata comprendono diversi valori mobiliari e potrebbero non replicare la performance di un indice. Si raccomanda di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi e i costi della Strategia prima di effettuare un investimento. È richiesto un livello patrimoniale minimo. Il modulo ADV, Parte 2, contiene informazioni importanti sui gestori degli investimenti.

Prima di investire si consiglia di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi, le commissioni e le spese dei comparti. I prospetti contengono queste e altre informazioni sui comparti. Una copia del prospetto di un comparto Morgan Stanley può essere scaricata dal sito morganstanley.com/im o richiesta telefonando al numero +1-800-548-7786. Si prega di leggere attentamente il prospetto prima di investire.

Morgan Stanley Distribution, Inc. è il distributore dei Fondi Morgan Stanley.

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Hong Kong – Il presente documento è pubblicato da Morgan Stanley Asia Limited per essere utilizzato a Hong Kong e deve essere distribuito solo a “professional investors”, ai sensi delle definizioni contenute nella Securities and Futures Ordinance of Hong Kong (Cap 571). Il suo contenuto non è stato verificato o approvato da alcuna autorità di vigilanza, ivi compresa la Securities and Futures Commission di Hong Kong. Di conseguenza, fatte salve le esenzioni eventualmente previste dalle leggi applicabili, questo documento non può essere pubblicato, diffuso, distribuito, indirizzato o reso disponibile al pubblico a Hong Kong. Singapore – Il presente documento non può circolare né essere distribuito, direttamente o indirettamente, a soggetti di Singapore che non siano (i) “accredited investor” (ii) “expert investor” o (iii) “institutional investor”, ai sensi della Section 4A del Securities and Futures Act, Chapter 289 di Singapore (“SFA”); ovvero (iv) altrimenti in conformità e nel rispetto delle condizioni di qualsiasi altra disposizione applicabile emanata dalla SFA. Questa pubblicazione non è stata rivista dall’Autorità monetaria di Singapore. Eaton Vance Management International (Asia) Pte. Ltd. (“EVMIA”) detiene una Capital Markets Licence, ai sensi del Securities and Futures Act of Singapore (“SFA”), per svolgere diverse attività tra cui la gestione di fondi, è un consulente finanziario esente ai sensi della Sezione 23(1)(d) del Financial Adviser Act ed è regolamentata dall’Autorità monetaria di Singapore (“MAS”). Eaton Vance Management, Eaton Vance Management (International) Limited e Parametric Portfolio Associates® LLC sono esenti ai sensi del Paragrafo 9, Allegato 3 dell’SFA, a Singapore, per svolgere attività di gestione di fondi, sulla base di un accordo con EVMIA e a determinate condizioni. Nessuna delle altre entità o consociate del gruppo Eaton Vance è in possesso delle licenze, approvazioni o autorizzazioni necessarie per condurre attività regolamentate o autorizzabili a Singapore e nulla nel presente documento costituisce o può essere interpretato alla stregua di una dichiarazione da parte di tali entità o consociate di essere in possesso di licenze, approvazioni, autorizzazioni o di essere regolamentate a Singapore o di offrire o commercializzare i propri servizi o prodotti. Australia – La presente pubblicazione è diffusa in Australia da Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Limited ACN: 122040037, AFSL n. 314182, che si assume la responsabilità del relativo contenuto. Questa pubblicazione e l’accesso alla stessa sono destinati unicamente agli “wholesale client”, definiti nell’Australian Corporations Act. Ai sensi del Corporations Act e in base all’ASIC Corporations (Repeal and Transitional) Instrument 2016/396, EVMI è esente dall’obbligo di detenere una licenza australiana per la fornitura di servizi finanziari agli “wholesale client”, definiti nel Corporations Act 2001 (Cth). Calvert Research and Management, ARBN 635 157 434 è regolamentata dalla U.S. Securities and Exchange Commission secondo le leggi statunitensi che differiscono da quelle australiane. Per la fornitura di servizi finanziari agli “wholesale client” in Australia, Calvert Research and Management è esente dall’obbligo di detenere una licenza australiana per la fornitura di servizi finanziari secondo il Class Order 03/1100.

Giappone

Il presente documento è destinato ai soli investitori professionali e viene diffuso o distribuito unicamente a scopi informativi. Per i destinatari che non siano investitori professionali, il presente documento viene fornito in relazione alle attività di Morgan Stanley Investment Management (Japan) Co., Ltd. (“MSIMJ”) concernenti i mandati di gestione discrezionale degli investimenti (“IMA”) e i mandati di consulenza di investimento (“IAA”) e non costituisce una raccomandazione o sollecitazione di transazioni od offerte relative a uno strumento finanziario specifico. In base ai mandati discrezionali di gestione degli investimenti, il cliente stabilisce le politiche di gestione di base in anticipo e incarica MSIMJ di prendere tutte le decisioni di investimento sulla base di un’analisi del valore e di altri fattori inerenti ai titoli e MSIMJ accetta tale incarico. Il cliente delega a MSIMJ i poteri necessari per effettuare gli investimenti. MSIMJ esercita tali poteri delegati sulla base delle decisioni d’investimento prese da MSIMJ e il cliente non impartisce istruzioni individuali. Tutti gli utili e le perdite degli investimenti spettano ai clienti; il capitale iniziale non è garantito. Si raccomanda di valutare gli obiettivi d’investimento e le tipologie di rischio prima di effettuare un investimento. La commissione applicabile ai mandati di gestione discrezionali o di consulenza d’investimento si basa sul valore degli attivi in questione moltiplicato per una determinata aliquota (il limite massimo è il 2,20% annuo inclusivo d’imposta), calcolata proporzionalmente alla durata del periodo contrattuale. Alcune strategie sono soggette a una commissione condizionata (contingency fee) in aggiunta a quella sopra menzionata. Potrebbero essere applicati altri oneri indiretti, come ad esempio le commissioni di intermediazione per l’acquisto di titoli inglobati in altri strumenti. Poiché questi oneri e spese variano a seconda delle condizioni contrattuali e di altri fattori, MSIMJ non è in grado di illustrare in anticipo aliquote, limiti massimi, ecc. Si raccomanda a tutti i clienti di leggere attentamente la documentazione fornita in vista della stipula del contratto prima di sottoscriverne uno. Il presente documento è distribuito in Giappone da MSIMJ, n. registrazione 410 (Director of Kanto Local Finance Bureau (Financial Instruments Firms)), aderente a: The Japan Securities Dealers Association, The Investment Trusts Association, Giappone, Japan Investment Advisers Association e Type II Financial Instruments Firms Association.

 

La presente comunicazione ha carattere promozionale.

Prima di procedere è necessario leggere attentamente tutti i Termini e le Condizioni che illustrano i vincoli legali e normativi che regolano la divulgazione delle informazioni relative ai prodotti di investimento Morgan Stanley Investment Management.

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