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febbraio 02, 2023

Una finestra di opportunità

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Una finestra di opportunità


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Una finestra di opportunità

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febbraio 02, 2023

 
 

A gennaio i mercati hanno registrato una ripresa, aprendo una finestra di opportunità per generare rendimenti. Verso fine dicembre, abbiamo iniziato ad aumentare l’esposizione al rischio per sfruttare questa opportunità, incrementando le posizioni negli attivi rischiosi anche nel mese di gennaio. Riteniamo che il 2023 sarà un anno di transizione, che offrirà non solo numerose opportunità nel primo semestre, ma vedrà presentarsi anche rischi di eventi estremi da gestire.

 
 

Un anno di transizione

Sebbene l’inflazione statunitense stia rallentando, il rischio maggiore è, a nostro avviso, rappresentato dalla possibilità che nel secondo semestre del 2023 l’inflazione riemerga, eventualità che potrebbe verificarsi qualora la Federal Reserve dovesse prematuramente sospendere gli aumenti dei tassi. Ci aspettiamo una riduzione di eventi macro negativi, identificabili in fattori chiave come il calo dell’inflazione e un mercato del lavoro solido che supporta i consumi. Per molti versi, i fattori che influenzeranno i mercati nel 2023 sembrano essere di segno opposto rispetto a quelli dell’anno scorso. Il picco e conseguente calo (per ora) dell’inflazione, la fine del ciclo di irrigidimento da parte delle banche centrali, la stabilizzazione o addirittura l’indebolimento del dollaro statunitense e la riapertura della Cina segnalano che è giunto il momento di agire finché i mercati sono favorevoli.

 
 
 
 
 

Manteniamo quindi un orientamento più ottimista sia sul fronte macro globale che su quello statunitense. Sostenuta dal mercato del lavoro, la Federal Reserve statunitense vede aumentare, secondo noi, le probabilità di realizzare un atterraggio morbido. Non è neppure da escludere l’eventualità di un rialzo incontrollato dei mercati. Nondimeno, continuiamo a monitorare con attenzione il mercato del lavoro, poiché qualunque segnale di peggioramento potrebbe indicare il riemergere di rischi estremi.

 
 

Implicazioni per gli investimenti

In questo contesto positivo, poiché il rischio di ribasso è al momento diminuito, a partire dalla fine di dicembre e per tutto gennaio abbiamo aumentato la nostra esposizione agli attivi rischiosi. Manteniamo un orientamento positivo sull’azionario globale (Stati Uniti esclusi), e abbiamo inserito opportunità nel credito e nel reddito fisso a beta più elevato, come quello dei mercati emergenti e l’high yield, che si muovono bene in un contesto di propensione al rischio.

Tuttavia, stiamo gestendo i rischi legati ad eventi estremi mediante alcune compensazioni parziali, ben sapendo che lo scenario potrebbe cambiare qualora l’inflazione tornasse a salire. Abbiamo incrementato l’esposizione alle materie prime, come copertura contro l’inflazione. Se da un lato abbiamo aumentato l’esposizione all’azionario, consapevoli della sensibilità di quest’ultimo ai tassi d’interesse, dall’altro stiamo riducendo la duration del reddito fisso. Siamo inoltre andati alla ricerca di rendimenti più elevati, per compensare l’aumento del rischio di capitale legato ai titoli azionari, e abbiamo quindi posto l’enfasi su investimenti con carry elevato sia nell’obbligazionario che nell’azionario, ad esempio in settori come banche ed energia.

Ciò si rispecchia nelle modifiche in chiave tattica apportate nel mese di gennaio:

Azionario settore bancario europeo

Dopo aver scongiurato la recessione, abbiamo ulteriormente sovrappesato le banche europee,  le quali hanno continuato a beneficiare dei rialzi dei tassi nell’Eurozona, aumentando così i margini d’interesse netti e migliorando la qualità degli attivi. Le valutazioni, leggermente al di sopra dei livelli minimi da recessione, stanno ancora scontando la presenza di molti rischi. Noi tuttavia riteniamo che non riflettono correttamente la crescita degli utili attesa per il prossimo anno, né il ritorno del capitale per gli azionisti.

Azionario giapponese

Abbiamo sottopesato l’azionario giapponese poiché ci aspettiamo un rafforzamento dello yen, sia per via dell’indebolimento del dollaro, che per l’aspettativa che nel corso del 2023 la Banca del Giappone rinuncerà alla politica di controllo della curva dei rendimenti, a causa delle crescenti pressioni inflazionistiche. È probabile quindi che la conversione valutaria degli utili, che nel 2022 ha rappresentato un fattore favorevole per via di uno yen debole, si trasformi ora in un fattore penalizzante.

Azionario cinese

Abbiamo ulteriormente sovrappesato l’azionario cinese alla luce delle riaperture in Cina, dell’allentamento delle misure normative e una ridifinizione delle priorità di crescita che, a nostro avviso, potrebbero tradursi in delle sovraperformance. I risparmi accumulati dalle famiglie stanno contribuendo a sostenere i consumi e la crescita in una Cina post-lockdown.

Duration lunga USA

Abbiamo neutralizzato l’esposizione alla duration lunga negli Stati Uniti, in quanto le tendenze disinflazionistiche hanno guadagnato slancio nel breve termine, il che riduce il rischio di rialzo del tasso terminale della Fed. Ci aspettiamo che, qualora i rischi di recessione non dovessero materializzarsi, i rendimenti a lunga scadenza si manterranno all’interno di un intervallo limitato.

Duration dei titoli di stato italiani

Nei titoli di stato italiani siamo passati da una posizione di sottopeso a una neutrale. Dopo un forte rialzo nel 2022, i rendimenti si trovano ora su livelli che offrono un carry significativo rispetto ai Bund tedeschi. Al contempo, gli spread potrebbero ridursi ulteriormente poiché la crescita del PIL nell’Eurozona sembra destinata a riaccelerare nel primo semestre del 2023, grazie al significativo calo dei prezzi energetici.

High Yield in USD

Nell’high yield denominato in dollari siamo passati da una posizione di sottopeso a un posizionamento neutrale. I rischi di recessione a breve termine sono diminuiti sulla scia di un solido mercato del lavoro e di un approccio più pragmatico da parte della Fed, che ha segnalato una pausa nei rialzi dei tassi entro i primi sei mesi del 2023, favorendo così una maggiore propensione al rischio. Tuttavia, l’high yield denominato in USD continua ad essere costoso rispetto all’high yield denominato in EUR.

High Yield in EUR

Siamo passati a una posizione di sovrappeso nell’high yield europeo, per approfittare delle valutazioni degli spread che, in virtù della crisi energetica europea del 2022, ancora scontavano un “premio al gas” rispetto all’high yield americano. Con la risalita del PIL europeo dai minimi invernali, gli spread dovrebbero continuare a restringersi, riducendo i rischi di credito e incentivando l’assunzione di rischio da parte degli investitori. Nel corso del 2022 gli attivi hanno registrato significativi deflussi e ci aspettiamo che gli operatori di mercato intendano ripristinare le posizioni nei prossimi mesi.  

Debito dei mercati emergenti in valuta forte

Abbiamo ulteriormente sovrapesato il debito dei mercati emergenti in valuta forte (EM HC), dato che rispetto ai mercati sviluppati le economie dei mercati emergenti sono più avanti in termini di rialzi volte a controllare l’inflazione.  L’EM HC offre tuttora un carry interessante, e gli spread potrebbero comprimersi grazie allo stabilirsi della crescita globale per via della riapertura della Cina e alla fine della crisi energetica europea.  Il miglioramento delle prospettive sulla duration statunitense offre un ulteriore sostegno a questa classe di attivo.

Rendimenti messicani a 10 anni

Siamo passati da una posizione neutrale a una sovrappesata nelle obbligazioni messicane decennali, in considerazione degli elevati rendimenti reali, dell’accelerazione degli afflussi verso il debito dei mercati emergenti e del rallentamento dell’inflazione messicana, determinato dalla moderazione dei rincari dei generi alimentari, preannunciata dal calo in atto dei prezzi dei fertilizzanti.

Greggio Brent

Alla fine di dicembre siamo passati a una posizione di sovrappeso nel Brent che abbiamo poi ulteriormente incrementato nel mese di gennaio. Il recente ribasso ci è sembrato eccessivo alla luce di un mercato che probabilmente si manterrà poco flessibile per tutto il 2023. I fondamentali sono positivi, poiché in seguito alla riapertura dell’economia cinese riteniamo vi sia un rischio di rialzo della domanda di petrolio. Tuttavia, sussistono anche rischi di ribasso per le forniture russe, poiché nel 2023 le sanzioni entreranno completamente in vigore.

Rame

Abbiamo avviato una posizione di sovrappeso nel rame, considerando non solo i bassi livelli delle scorte e le difficoltà strutturali dell’offerta, ma anche l’aumento della domanda determinata dalla riapertura dell’economia cinese e dalle esigenze della svolta “ecologica” nel lungo periodo.

EUR/USD

Abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra posizione di sovrappeso nell’euro rispetto al dollaro statunitense. Secondo le nostre attese, i differenziali dei tassi sosterranno il cambio EUR/USD, poiché con ogni probabilità la Fed sospenderà il ciclo di rialzi prima della Banca Centrale Europea. Inoltre, la riapertura della Cina dovrebbe sostenere l’economia dell’Eurozona.

USD/JPY

Abbiamo aumentato la nostra posizione di sottopeso sul dollaro statunitense rispetto allo yen giapponese, alla luce dell’inatteso adeguamento (avvenuto a novembre) della politica di controllo della curva dei rendimenti da parte della Banca del Giappone che secondo le nostre aspettative sarà completamente abbandonata nel corso del 2023, favorendo i differenziali dei tassi a favore dello yen. Anche la riapertura della Cina dovrebbe generare dinamiche di sostegno.

La performance dell’indice è riportata esclusivamente a scopo illustrativo e non intende rappresentare la performance di alcun investimento specifico. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.  Si rimanda alla sezione Informazioni importanti per le definizioni degli indici.

 
 
 
Posizionamento tattico
 

Fonte: Team MSIM GBaR, dati precedenti al 31 dicembre 2022 e dati attuali al 31 gennaio 2023. A solo scopo informativo e non da intendersi come una raccomandazione o un’offerta per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento. I giudizi tattici di cui sopra riflettono in linea di massima le opinioni e le implementazioni del nostro team e vengono riportati a scopo di comunicazione con i clienti. Le informazioni riportate nel presente documento non tengono conto degli obiettivi finanziari, della situazione e delle esigenze specifiche dei singoli investitori. I segnali rappresentano il giudizio del team GBaR su ciascuna classe di attivo. Un segnale negativo indica un giudizio relativo negativo o in sottopeso, un segnale positivo indica un giudizio relativo positivo o in sovrappeso.

 
andrew.harmstone
Managing Director
Global Balanced Risk Control Team
 
jim.caron
Managing Director
Global Balanced Risk Control Team
 
 
 
 
 
 
 

CONSIDERAZIONI SUI RISCHI

Non vi è alcuna garanzia che l’obiettivo d’investimento della Strategia venga raggiunto. I portafogli sono esposti al rischio di mercato, ovvero alla possibilità che il valore di mercato dei titoli detenuti dal portafoglio diminuisca e che il valore delle azioni del portafoglio sia conseguentemente inferiore all’importo pagato dall’investitore per acquistarle.  I valori di mercato possono cambiare quotidianamente a causa di eventi economici e di altro tipo (ad es. catastrofi naturali, crisi sanitarie, terrorismo, conflitti e disordini sociali) che interessano mercati, paesi, aziende o governi. È difficile prevedere le tempistiche, la durata e i potenziali effetti negativi (ad esempio la liquidità del portafoglio) degli eventi.  Di conseguenza, l’investimento in questo portafoglio può comportare una perdita per l’investitore. Inoltre, la strategia può essere esposta ad alcuni rischi aggiuntivi. Esiste il rischio che, in base alle effettive condizioni di mercato, la metodologia e le ipotesi di asset allocation elaborate dal Consulente per i portafogli sottostanti si rivelino errate e che il portafoglio non raggiunga il suo obiettivo d’investimento. asset allocation methodology and assumptions regarding the Underlying Portfolios may be incorrect in light of actual market conditions and the Portfolio may not achieve its investment objective. I corsi azionari tendono inoltre a essere volatili e la possibilità di subire perdite è significativa. Gli investimenti del portafoglio in certificati legati alle materie prime comportano rischi notevoli, ivi compreso il rischio di un sensibile deprezzamento del capitale investito. In aggiunta ai rischi inerenti alle materie prime, tali investimenti sono esposti a rischi specifici, quali il rischio di perdita di capitale e interessi, l’assenza di un mercato secondario e il rischio di livelli superiori di volatilità, che non interessano i tradizionali titoli azionari e di debito. Le oscillazioni dei cambi potrebbero annullare i guadagni generati dagli investimenti o accentuare le perdite. I titoli obbligazionari sono soggetti alla capacità dell’emittente di rimborsare puntualmente capitale e interessi (rischio di credito), alle variazioni dei tassi d’interesse (rischio di tasso d’interesse), al merito di credito dell’emittente e alle condizioni generali di liquidità del mercato (rischio di mercato). In un contesto di tassi d’interesse in rialzo, i corsi obbligazionari possono calare e dar luogo a periodi di volatilità e a maggiori richieste di rimborso. In un contesto di calo dei tassi d’interesse, il portafoglio potrebbe generare un reddito inferiore. I titoli con scadenze più lunghe possono essere maggiormente sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse. Le azioni e i titoli esteri risentono in genere di una maggiore volatilità rispetto agli strumenti obbligazionari e sono soggetti a rischi di cambio, politici, economici e di mercato. Le quotazioni tendono a oscillare in risposta a eventi specifici in seno a una determinata società. I titoli delle società a bassa capitalizzazione comportano rischi particolari, come l’esiguità delle linee di prodotto, dei mercati e delle risorse finanziarie, e possono registrare una maggiore volatilità di mercato rispetto a quelli di società più consolidate di dimensioni maggiori. I rischi associati agli investimenti nei mercati emergenti sono maggiori di quelli associati agli investimenti nei mercati sviluppati esteri. Le azioni degli exchange traded funds (ETF) comportano molti dei rischi associati agli investimenti diretti in azioni ordinarie od obbligazioni e il loro valore di mercato oscilla al variare del valore dell’indice sottostante. Investendo in ETF e in altri Fondi d’investimento, il portafoglio assorbe sia le proprie spese che quelle degli ETF e dei Fondi d’investimento nei quali investe. La domanda e l’offerta di ETF e dei Fondi d’investimento potrebbero non essere correlate a quelle dei titoli sottostanti. Gli strumenti derivati possono essere illiquidi, amplificare le perdite in misura più che proporzionale e avere un impatto negativo potenzialmente consistente sulla performance del Portafoglio. Un contratto a termine su valute è uno strumento di copertura che non implica alcun pagamento anticipato. L’uso della leva finanziaria può accentuare la volatilità del Portafoglio.

DEFINIZIONI DEGLI INDICI

Gli indici utilizzati nel presente rapporto non rappresentano la performance di un investimento specifico e non comprendono spese, commissioni od oneri di vendita, che ridurrebbero la performance. Gli indici riportati non sono gestiti e non sono strumenti investibili. Non è possibile investire direttamente in un indice.

Il marchio “Bloomberg®” e l’indice o indici Bloomberg sono marchi di servizio di Bloomberg Finance L.P. e relative consociate concessi in licenza a Morgan Stanley Investment Management (MSIM) per determinati scopi. Bloomberg non è una consociata di MSIM, non approva, appoggia, valuta o raccomanda alcun prodotto e non garantisce la tempestività, correttezza o esaustività dei dati e delle informazioni in relazione ad alcun prodotto.

Indice dei prezzi al consumo: l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è una misura che esamina la media ponderata dei prezzi di un paniere di beni e servizi di consumo, come trasporti, alimenti e assistenza medica. L’IPC si calcola sulla media delle variazioni di prezzo di ciascuna voce compresa nel paniere predeterminato di beni, ponderati in base alla loro rilevanza. Le variazioni dell’IPC vengono utilizzate per valutare le oscillazioni dei prezzi associate al costo della vita.

Indice MSCI Emerging Markets: l’indice MSCI Emerging Markets (MSCI EM) è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato e corretto per il flottante che misura la performance del mercato azionario dei mercati emergenti.

Indice MSCI Europe: l’indice MSCI Europe raggruppa i titoli rappresentativi di società a media e alta capitalizzazione sui mercati azionari di 15 paesi sviluppati in Europa.

Indice MSCI Japan: l’indice MSCI Japan misura la performance dei segmenti ad alta e media capitalizzazione del mercato giapponese.

Indice MSCI China: Questo indice ponderato per la capitalizzazione corretto per il flottante libero è progettato per misurare la performance delle azioni con base in Cina.

Indice S&P 500: l’indice Standard & Poor’s (S&P) 500 replica l’andamento di 500 titoli statunitensi ampiamente detenuti e a grande capitalizzazione.

VIX©: è il simbolo ticker depositato per il Chicago Board Options Exchange Market Volatility Index, un indicatore diffuso della volatilità implicita delle opzioni dell’Indice S&P 500. Spesso definito “indice della paura” o “indicatore della paura”, rappresenta una misura dell’aspettativa di volatilità del mercato azionario sul successivo periodo di 30 giorni.

OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio): organizzazione intergovernativa di 13 paesi che ha lo scopo di coordinare e unificare le politiche per il petrolio tra i paesi membri.

Federal Open Market Committee (FOMC): È un comitato di 12 membri interno alla Federal Reserve System che prende decisioni chiave sui tassi di interesse e l'aumento delle riserve monetarie degli USA.

INFORMATIVE LEGALI

Poiché non è possibile garantire che le strategie d’investimento risultino efficaci in tutte le condizioni di mercato, ciascun investitore deve valutare la propria capacità di mantenere l’investimento nel lungo termine e in particolare durante le fasi di ribasso dei mercati.

I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Nei conti separati gestiti in base a una determinata strategia possono essere inseriti valori mobiliari che non replicano la performance di un particolare indice. Si raccomanda di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi e i costi della Strategia prima di effettuare un investimento. È richiesto un livello patrimoniale minimo.

Il modulo ADV, Parte 2, contiene informazioni importanti sui gestori degli investimenti.

Le opinioni e/o analisi espresse sono quelle dell’autore o del team d’investimento alla data di redazione del presente materiale, possono variare in qualsiasi momento senza preavviso a causa di cambiamenti delle condizioni economiche o di mercato e potrebbero non realizzarsi. Inoltre, le opinioni non saranno aggiornate né altrimenti riviste per riflettere informazioni resesi disponibili in seguito, circostanze esistenti o modifiche verificatesi dopo la data di pubblicazione. Le tesi espresse non riflettono i giudizi di tutto il personale di investimento in forza presso Morgan Stanley Investment Management (MSIM) e relative controllate e consociate (collettivamente, “la Società”) e potrebbero non trovare riscontro in tutte le strategie e in tutti i prodotti offerti dalla Società.

Le previsioni e/o stime fornite sono soggette a variazioni e potrebbero non realizzarsi. Le informazioni concernenti i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sulla ricerca, sull’analisi e sulle opinioni degli autori o del team di investimento. Tali conclusioni sono di natura speculativa, potrebbero non realizzarsi e non intendono prevedere la performance futura di alcuna strategia o prodotto specifico offerto dalla Società. I risultati futuri possono divergere in misura rilevante sulla scia di sviluppi riguardanti i titoli, i mercati finanziari o le condizioni economiche generali.

Il materiale è stato preparato utilizzando fonti d’informazione pubbliche, dati sviluppati internamente e altre fonti terze ritenute attendibili. Tuttavia, non vengono fornite garanzie circa l’affidabilità di tali informazioni e la Società non ha provveduto a verificare in modo indipendente le informazioni tratte da fonti pubbliche e terze.

Il presente documento è da intendersi come una comunicazione generale non imparziale e tutte le informazioni fornite hanno esclusivamente scopo informativo e non sono da intendersi quale offerta o raccomandazione per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento. Le informazioni ivi contenute non tengono conto delle circostanze personali del singolo investitore e non rappresentano una consulenza d’investimento, né vanno in alcun modo interpretate quale consulenza fiscale, contabile, legale o normativa. A tal fine, nonché per conoscere le implicazioni fiscali di eventuali investimenti, si raccomanda agli investitori di rivolgersi a consulenti legali e finanziari indipendenti prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento.

I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tabelle e grafici sono forniti a solo scopo illustrativo.

Gli indici non sono gestiti e non includono spese, commissioni o oneri di vendita. Non è possibile investire direttamente in un indice. Tutti gli indici cui si fa riferimento nel presente documento sono proprietà intellettuale (inclusi i marchi commerciali registrati) dei rispettivi licenzianti. Eventuali prodotti basati su un indice non sono in alcun modo sponsorizzati, approvati, venduti o promossi dal rispettivo licenziante e il licenziante declina ogni responsabilità in merito.

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Il presente documento non costituisce un’offerta di valori mobiliari in Corea e non deve essere in alcun caso interpretato come tale. Non si garantisce l’idoneità dei destinatari del presente documento ai sensi delle leggi coreane, compresi, a mero titolo esemplificativo, la Legge sulle transazioni valutarie e i relativi regolamenti. Il fondo o fondi menzionati nel presente documento non sono necessariamente registrati presso la Financial Services Commission coreana ai sensi del Financial Investment Services and Capital Markets Act e non possono essere offerti, direttamente o indirettamente, in Corea o a qualsivoglia residente coreano se non in conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti in Corea.

Giappone:

Il presente materiale è destinato ai soli investitori professionali e viene diffuso o distribuito unicamente a scopi informativi. Per i destinatari che non siano investitori professionali, il presente materiale viene fornito in relazione alle attività di Morgan Stanley Investment Management (Japan) Co., Ltd. (“MSIMJ”) concernenti i mandati di gestione discrezionale degli investimenti (“IMA”) e i mandati di consulenza di investimento (“IAA”)  e non costituisce una raccomandazione o sollecitazione di transazioni od offerte relative a uno strumento finanziario specifico. In base ai mandati discrezionali di gestione degli investimenti, il cliente stabilisce le politiche di gestione di base in anticipo e incarica MSIMJ di prendere tutte le decisioni di investimento sulla base di un’analisi del valore e di altri fattori inerenti ai titoli e MSIMJ accetta tale incarico. Il cliente delega a MSIMJ i poteri necessari per effettuare gli investimenti. MSIMJ esercita tali poteri delegati sulla base delle decisioni d’investimento prese da MSIMJ e il cliente non impartisce istruzioni individuali.  Tutti gli utili e le perdite degli investimenti spettano ai clienti; il capitale iniziale non è garantito. Si raccomanda di valutare gli obiettivi d’investimento e le tipologie di rischio prima di effettuare un investimento. La commissione applicabile ai mandati di gestione discrezionali o di consulenza d’investimento si basa sul valore degli attivi in questione moltiplicato per una determinata aliquota (il limite massimo è il 2,20% annuo inclusivo d’imposta), calcolata proporzionalmente alla durata del periodo contrattuale. Alcune strategie sono soggette a una commissione condizionata (contingency fee) in aggiunta a quella sopra menzionata. Potrebbero essere applicati altri oneri indiretti, come ad esempio le commissioni di intermediazione per l’acquisto di titoli inglobati in altri strumenti. Poiché questi oneri e spese variano a seconda delle condizioni contrattuali e di altri fattori, MSIMJ non è in grado di illustrare in anticipo aliquote, limiti massimi, ecc. Si raccomanda a tutti i clienti di leggere attentamente la documentazione fornita in vista della stipula del contratto prima di sottoscriverne uno. Il presente materiale è distribuito in Giappone da MSIMJ, n. registrazione 410 (Director of Kanto Local Finance Bureau (Financial Instruments Firms)), membro di: Japan Securities Dealers Association, The Investment Trusts Association, Japan, Japan Investment Advisers Association e Type II Financial Instruments Firms Association. 

Canada:

USO CONSENTITO SOLO CON “PERMITTED CLIENTS” AI SENSI DEL DIRITTO CANADESE. VIETATO L’UTILIZZO CON IL PUBBLICO. Questa presentazione viene diffusa in Canada da Morgan Stanley Investment Management Inc. (“MSIM”), che svolge le proprie attività in Canada ai sensi della International Adviser Exemption in base agli obblighi di registrazione del consulente canadese. Questa presentazione non costituisce un’offerta di servizi di consulenza d’investimento laddove l’esenzione per consulenti d’investimento non è prevista. MSIM può fornire consulenza solo a conti a gestione separata di “Permitted Clients” e può gestire unicamente conti investiti in emittenti non canadesi. Per “Permitted Clients” si intendono i soggetti definiti nel Canadian National Instrument 31-103 che, in linea generale, includono istituti finanziari o persone fisiche canadesi con attività finanziarie per 5 milioni di dollari canadesi (CAD) e persone giuridiche con un patrimonio netto minimo di 25 milioni di dollari canadesi (CAD). I Permitted Clients possono investire solo in un conto a gestione separata, cui si fa riferimento in questa presentazione, sottoscrivendo con MSIM un mandato di gestione degli investimenti, di cui la presente non fa parte. I materiali che descrivono le competenze in materia d’investimento, le strategie e/o altri aspetti dei conti a gestione separata gestiti da MSIM possono essere forniti su richiesta per la valutazione dei servizi di consulenza d’investimento disponibili, offerti da MSIM.  MSIM e alcune consociate possono rivestire il ruolo di gestori di portafoglio per i conti a gestione separata descritti in questa presentazione e possono rivendicare il pagamento di commissioni in relazione a tale attività.

 

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