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I mercati vanno oltre il tetto del debito
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giugno 05, 2023
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giugno 05, 2023
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I mercati vanno oltre il tetto del debito |
A maggio l’indice S&P 500 ha fatto fatica, ma è riuscito a rimanere marginalmente positivo nel contesto dei negoziati per l’aumento del tetto del debito statunitense, con un rendimento dello 0,4%1 (USD). L’indice MSCI Europe (EUR) ha invece registrato un netto calo, con un rendimento del -2,3%.1 Il temuto rallentamento dell’economia globale, l’indebolimento dei dati economici cinesi e l’incertezza riguardante il tetto del debito statunitense hanno prevalso sull’ottimismo per i segnali di allentamento delle pressioni inflazionistiche. L’indice MSCI Emerging Markets si è mosso al ribasso con un -1,7% (USD)1. L’ulteriore raffreddamento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina ha penalizzato l’indice MSCI China (CNY), con un rendimento del -5,6%1. È dall’inizio dell’anno che l’azionario cinese manifesta difficoltà e questo mese le azioni quotate a Hong Kong sono entrate in territorio ribassista stando all’indice Hang Seng. Viceversa, l’azionario giapponese ha registrato una performance estremamente positiva, evidenziata dal rendimento del 4,5% dell’indice MSCI Japan (JPY)1.
Dopo anni di valutazioni ai minimi per l’azionario giapponese, le riforme societarie e l’apparente uscita del Giappone dalla deflazione con coseguente transizione verso un’economia moderatamente inflazionistica hanno agito da catalizzatore per gli investitori stranieri. Nel mese, il rendimento dei Treasury a 10 anni è rimasto piuttosto volatile, chiudendo maggio al 3,6%2 dopo aver raggiunto un picco del 3,8%3 poco prima della fine del mese. La volatilità azionaria è stata sorprendentemente contenuta durante il periodo in esame, con l’indice VIX che ha chiuso il mese a 17,92.
Vale la pena ricordare che, dopo la firma del disegno di legge sul tetto del debito USA, i primi due giorni di giugno hanno visto un forte rally generalizzato dell’S&P 500 e un crollo del VIX a 14,64. Inoltre, se a maggio il settore tecnologico era stato quello con la migliore performance grazie alla forte spinta impressa all’S&P 5005 e al NASDAQ dai passi avanti nel segmento dell’intelligenza artificiale, i rialzi di giugno hanno confermato la nostra convinzione che il resto del mercato avrebbe presto recuperato terreno.
I mercati si lasciano alle spalle il tetto del debito
Nell’ultima settimana di maggio, la Casa Bianca e i repubblicani hanno raggiunto un accordo su un potenziale disegno di legge, suscitando ottimismo sulla possibilità di evitare un default del debito pubblico statunitense. Si tratta di una notizia positiva nel breve termine, ma il vero rischio risiede nelle conseguenze a lungo periodo di questo quadro di politica economica. Le conseguenze dell’accordo sul tetto del debito comporteranno probabilmente un irrigidimento fiscale, sotto forma di mancata spesa di quanto già stanziato. Lo stimolo fiscale post-COVID ha sostenuto i consumi e ora è probabile che tale spinta si riduca, con il rischio a lungo termine di un indebolimento della forza di spesa dei consumatori, così come i risparmi stanno diminuendo e i redditi reali calando. Ciò andrà di pari passo con un inasprimento della politica monetaria.
Attualmente ci troviamo in un contesto in cui l’inflazione è destinata a diventare un problema rilevante. Tuttavia, le banche centrali si rendono conto che non possono aumentare i tassi nominali in modo così aggressivo come prima senza mettere a rischio un particolare segmento dell’economia. Al momento, il mercato ha puntato su un posizionamento corto nell’azionario, ma qualora la situazione dovesse cambiare ed emergessero ulteriori prove di un “atterraggio morbido”, come suggerisce il nostro scenario di base, potremmo assistere a un sostanziale cambiamento nel posizionamento del mercato, con conseguente forte aumento del rischio di rialzo per il mercato azionario nel suo complesso. È nostra intenzione partecipare al rialzo, con la solidità dei mercati del lavoro che sembra trainare la resilienza dei consumi mentre la resilienza degli utili sembra continuare. In conclusione, nonostante le incertezze del mercato, intravediamo ancora opportunità di investimento di alta qualità.
Implicazioni per gli investimenti
Gli squilibri economici indicano che la volatilità del mercato, sebbene attualmente molto bassa, potrebbe ripresentarsi. Nonostante molti investitori ritengano che la recessione sia stata rinviata al 2024, anziché al 2023, il posizionamento difensivo o l’“attesa” della recessione possono essere costosi. Per parafrasare Benjamin Franklin: coloro che “acquistano una sicurezza temporanea6” adottando una strategia eccessivamente difensiva, potrebbero pentirsene. Inoltre, gli investitori devono affrontare due rischi estremi significativi: un “atterraggio morbido” e uno “duro”. Per garantire la gestione di entrambi i rischi, manteniamo i portafogli equilibrati e adeguatamente diversificati7. Come andiamo ripetendo dall’inizio del 2023, è meglio un posizionamento bilanciato anziché uno difensivo.
Tenendo conto di ciò, a maggio abbiamo aumentato l’esposizione azionaria per assicurarci che i nostri portafogli con target di rischio restino in linea con il rispettivo obiettivo di volatilità, poiché nonostante i negoziati sul tetto del debito nel corso del mese, la volatilità del mercato è rimasta contenuta. A maggio, abbiamo anche apportato le seguenti modifiche in chiave tattica:
Tassi SOFR
Abbiamo aperto una posizione nei tassi SOFR per ridurre l’esposizione ai tassi d’interesse nei portafogli, in quanto gli attesi, nonché significativi e aggressivi tagli dei tassi a termine da parte della Federal Reserve statunitense a nostro avviso non si verificheranno. Ciò è coerente con il nostro giudizio, secondo il quale un “atterraggio duro” dell’economia statunitense è improbabile.
Azionario cinese
Abbiamo eliminato il sovrappeso nell’azionario cinese, creato a gennaio, poiché non scorgiamo alcuna accelerazione delle dinamiche economiche positive, né revisioni degli utili, nonostante l’impulso generato dalla riapertura.
Rame
Abbiamo eliminato il sovrappeso nel rame, poiché riteniamo probabile che nel breve termine i prezzi del metallo rimarranno sotto pressione per via del calo della domanda cinese e le poco entusiasmanti prospettive di crescita economica globale.
La performance dell’indice è riportata esclusivamente a scopo illustrativo e non intende rappresentare la performance di alcun investimento specifico. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Si rimanda alla sezione Informazioni importanti per le definizioni degli indici.
Fonte: Team GBaR di MSIM. Il giudizio precedente risale al 30 aprile 2023 e quello attuale è aggiornato al 31 maggio 2023. A solo scopo informativo e non da intendersi come una raccomandazione o un’offerta per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento. I giudizi tattici di cui sopra riflettono in linea di massima le opinioni e le implementazioni del nostro team e vengono riportati a scopo di comunicazione con i clienti. Le informazioni riportate nel presente documento non tengono conto degli obiettivi finanziari, della situazione e delle esigenze specifiche dei singoli investitori. I segnali rappresentano il giudizio del team GBaR su ciascuna classe di attivo. Un segnale negativo indica un giudizio relativo negativo o in sottopeso, un segnale positivo indica un giudizio relativo positivo o in sovrappeso.
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