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Il difficile cammino verso un atterraggio morbido
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settembre 05, 2023
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settembre 05, 2023
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Il difficile cammino verso un atterraggio morbido |
Agosto è stato un mese complicato, con una correzione di mercato che ha interessato l’azionario globale. Negli ultimi giorni del mese, l’apparente raffreddamento del mercato del lavoro evidenziato dal calo delle offerte di lavoro negli Stati Uniti ha aiutato i mercati a recuperare parte del terreno perduto. L’indice S&P 500 ha generato un rendimento del -1,6%1 (USD) mentre l’indice MSCI Europe (EUR) è sceso del 2,4%1 e l’indice MSCI Japan (JPY) è rimasto invariato con lo 0,0%1. I mercati emergenti hanno accusato un colpo, con l’indice MSCI EM (USD) in calo del 6,1%1. Le difficoltà sul mercato immobiliare hanno colpito negativamente il mercato cinese. La performance è stata negativa in tutti i settori, con il solo indice MSCI ACWI Energy (USD) in grado di generare risultati positivi. Nel corso del mese, il rendimento dei Treasury statunitensi a 10 anni si è mantenuto al di sopra del 4%, toccando un picco del 4,35%2, un livello che non si vedeva dal 2007, e chiudendo il mese al 4,1%3. A seguito della flessione, l’indice VIX è salito, chiudendo il mese di agosto a quota 13,63, dopo aver toccato un picco del 17,9%4 verso la metà del mese.
Ad agosto il mercato del lavoro statunitense sembra aver perso vigore: secondo i rapporti JOLTS5 l’offerta di nuovi impieghi non era mai stata così bassa dal 2021. Ciò nonostante, in occasione del simposio di Jackson Hole, la Federal Reserve degli Stati Uniti ha continuato a esprimersi con toni restrittivi. Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato che, nonostante il rallentamento del mercato del lavoro, l’inflazione è ancora troppo alta per non destare preoccupazione e ha lasciato intendere che per raggiungere lo sfuggente obiettivo del 2% potrebbe essere necessario mantenere le politiche restrittive più a lungo, attenuando così le attese di un taglio dei tassi nel 2023.
Sembra che la Fed sia più interessata a ridurre l’inflazione che non trovarsi a dover far fronte a una recessione ed è abbastanza convinta di essere in grado di orchestrare un atterraggio morbido. Ciò avvalora la tesi secondo cui i tassi di interesse rimarranno probabilmente elevati più a lungo e diminuiranno solo in misura trascurabile quando la Fed inizierà l’allentamento. Di conseguenza, i rendimenti obbligazionari sono aumentati, nonostante il fatto che la Fed si stia avvicinando alla fine del ciclo di rialzo dei tassi. Fattori come i tassi alti più a lungo, il passaggio a uno scenario di atterraggio morbido e il fatto che le obbligazioni a minor rendimento e a maggiore duration siano una copertura costosa contro la recessione sembrano essere stati già scontati dagli investitori. In un simile contesto, siamo convinti della bontà della nostra strategia che persegue un approccio bilanciato: ciò consiste nel possedere una posizione obbligazionaria costituita da attivi di alta qualità e con duration breve, affiancati da credito high-yield, titoli garantiti da attività e titoli dei mercati emergenti.
Implicazioni per gli investimenti
Nella prima metà di agosto abbiamo approfittato di un calo dei prezzi e abbiamo incrementato l’esposizione al rischio dei nostri portafogli, poiché riteniamo che i tassi d’interesse reali non siano ancora troppo elevati, che i consumi non siano sotto pressione in relazione a reddito o indebitamento e che i bilanci delle imprese non presentino un indebitamento eccessivo. Notiamo che molti investitori devono ancora riposizionare i portafogli da un orientamento molto pessimistico e poco propenso al rischio. Quando ciò accadrà, probabilmente gli indici di mercato riceveranno un’ulteriore spinta. Tuttavia, abbiamo ridotto la duration complessiva del portafoglio in quanto le incertezze legate alla recessione bilanciano il potenziale rialzo derivante dall’inflazione. Abbiamo anche apportato le seguenti modifiche in chiave tattica:
Brent
Dopo il recente rally, abbiamo liquidato la posizione nel Brent ritenendo che in assenza di un nuovo catalizzatore il potenziale di rialzo sia limitato. Poiché la crescita cinese e quella europea rimangono sotto pressione, la domanda globale potrebbe faticare a sorprendere al rialzo dopo il boom dei viaggi estivi.
Investment grade in USD
Nel credito investment grade denominato in USD, a fronte dei perduranti timori su duration e spread, siamo passati da una posizione neutrale a una di sottopeso. La prospettiva di un atterraggio morbido e il livello interessante di rendimento complessivo dovrebbero sostenere ulteriormente la propensione al rischio per il credito investment grade. Tuttavia, rispetto al credito IG in EUR, l’elevata duration dell’IG in USD potrebbe tradursi in una performance totale meno interessanti in futuro qualora si verificasse un ulteriore aumento dei rendimenti. Detto questo, durante l’estate gli spread investment grade in USD si sono notevolmente ristretti e attualmente rileviamo che il potenziale per un ulteriore restringimento aggressivo è limitato.
Investment grade in EUR
Per quanto riguarda l’investment grade denominato in EUR, siamo passati da siamo passati da un giudizio positivo a uno neutrale, preferendone la duration più breve rispetto al corrispettivo in USD. Gli spread si mantengono ampiamente al di sopra della mediana di lungo termine, rispecchiando il rallentamento generalizzato della crescita e i timori di recessione. Questo fatto, unitamente al restringimento degli spread osservato a luglio, conferisce un maggiore equilibrio alle prospettive di rendimento totale.
Debito sovrano dei mercati emergenti in valuta forte
Siamo passati da una posizione di sovrappeso a una posizione neutrale nel debito sovrano dei mercati emergenti in valuta forte che, nel contesto attuale, è secondo noi una classe di attivo in grado di offrire vantaggi in termini di diversificazione* e presenta una minore sensibilità ai tassi di interesse, oltre a offrire rendimenti più elevati rispetto ai tradizionali titoli obbligazionari “sicuri” investment grade.
Azionario cinese
Nell’azionario cinese siamo passati da un posizionamento neutrale a un sottopeso, ritenendo che questa volta i problemi strutturali rendano più difficile una ripresa indotta dagli stimoli. L’andamento degli utili è statico dal 2013 e strutturalmente in calo dal 2018, una tendenza difficile da invertire visto l’intensificarsi delle difficoltà macroeconomiche. Inoltre, lo sgonfiamento della bolla immobiliare potrebbe comportare una perdita di ricchezza e frenare la crescita per anni.
La performance dell’indice è riportata esclusivamente a solo scopo illustrativo e non intende rappresentare la performance di alcun investimento specifico. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Si rimanda alla sezione Informativa di legge per le definizioni degli indici.
Fonte: Team GBaR di MSIM. Il giudizio precedente risale al 31 luglio 2023 e quello attuale è aggiornato al 31 agosto 2023. A solo scopo informativo e non da intendersi come una raccomandazione o un’offerta per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento. I giudizi tattici di cui sopra riflettono in linea di massima le opinioni e le implementazioni del nostro team e vengono riportati a scopo di comunicazione con i clienti. Le informazioni riportate nel presente documento non tengono conto degli obiettivi finanziari, della situazione e delle esigenze specifiche dei singoli investitori. I segnali rappresentano il giudizio del team GBaR su ciascuna classe di attivo. Un segnale negativo indica un giudizio relativo negativo o in sottopeso, un segnale positivo indica un giudizio relativo positivo o in sovrappeso.
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