Approfondimenti
Lo sviluppo della resilienza con un’allocazione di capitale di qualità
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Global Equity Observer
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maggio 31, 2023
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maggio 31, 2023
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Lo sviluppo della resilienza con un’allocazione di capitale di qualità |
Nell’opera teatrale “Riccardo II”, William Shakespeare ci ricorda il potere del fossato: “Questa gemma incastonata nell’argenteo mare, che la protegge come un alto vallo o il profondo fossato d’un castello…”. Il celeberrimo investitore Warren Buffett è famoso per aver utilizzato l’analogia del fossato: “Per gli affari, cerco castelli economici protetti da fossati inviolabili.”
Gli ultimi anni sono stati particolarmente difficili per tutte le aziende… Ciò nonostante, abbiamo potuto constatare la notevole resilienza delle nostre partecipazioni.
Come team, le società di alta qualità che ricerchiamo presentano “fossati economici” profondi, ampi e ben gestiti. Questi “fossati” apportano vantaggi competitivi sostenibili a lungo termine, contribuendo a proteggere e incrementare la quota di mercato, sostenere o migliorare la redditività e, potenzialmente, offrire interessanti rendimenti nel lungo periodo.
Tuttavia, per mantenere questi “fossati” è necessario che il management investa in modo efficace e duraturo negli attributi peculiari dell’offerta aziendale, che vanno dalla riconoscibilità del marchio e dal potere di determinazione dei prezzi alle tecnologie brevettate, agli elevati costi di conversione e agli effetti di rete, fino ad arrivare alla portata e al raggio d’azione. Che si tratti di investire in pubblicità e promozione, in attività di ricerca e sviluppo (R&S) o in altre aree, preferiamo che gli investimenti avvengano tramite il conto economico anziché tramite acquisizioni, salvo alcune eccezioni degne di nota.
Gli ultimi anni sono stati particolarmente impegnativi per tutte le aziende, di alta qualità o meno, per via delle grandi difficoltà derivanti dalla pandemia di Covid-19, dalla guerra in Europa, dalle interruzioni delle filiere produttive, dall’inflazione galoppante e dalla svolta restrittiva delle politiche monetarie. Tuttavia, abbiamo potuto constatare la notevole resilienza delle nostre partecipazioni, unitamente a continui investimenti volti a favorire la crescita. Di fatto, riteniamo che sia proprio grazie agli efficaci investimenti effettuati dal management che abbiamo potuto constatare questa resilienza, in quanto tali investimenti hanno aiutato le loro aziende ad affrontare brillantemente i diversi cicli ed eventi “messi in campo” dal mercato.
Rafforzare il “fossato” attraverso gli investimenti
Se pensiamo alle nostre partecipazioni nel settore dei beni di consumo primari, il Covid-19 si è rivelato particolarmente penalizzante per le aziende di questo segmento. Le misure di lockdown hanno essenzialmente comportato la chiusura della metà dei canali di distribuzione per le aziende produttrici di bevande perché i bar, gli hotel e i ristoranti hanno dovuto sospendere le loro attività. Le aziende del settore dei cosmetici hanno assistito a una battuta d’arresto dei duty-free e dei canali di vendita al dettaglio tradizionali, mentre gli articoli per la casa e la cura della persona hanno dovuto fare i conti con un calo dei clienti, costretti a rimanere tra le mura domestiche. Tuttavia, avendo investito in anticipo nelle funzionalità digitali, le nostre partecipate del settore dei consumi primari sono riuscite a preservare la riconoscibilità del loro marchio e a connettersi direttamente con i rispettivi clienti in tutto il mondo.
Nel 2020, ad esempio, una multinazionale francese della cosmetica che abbiamo in portafoglio è riuscita, grazie alla sua forza nel digitale e nell’e-commerce (aumentata considerevolmente durante la crisi), a mantenere una stretta relazione con i consumatori e a compensare in larga misura la chiusura dei punti vendita causata dalla pandemia. Quell’anno, le vendite tramite e-commerce sono cresciute del 60% e ad oggi rappresentano il 28% del fatturato del gruppo. La spesa per la pubblicità e la promozione è aumentata dagli 8,7 miliardi di euro del 2020 ai 12 miliardi di euro del 2022. Ciò ha contribuito a stimolare una crescita delle vendite doppia rispetto al tasso di crescita del mercato, il tutto abbattendo i costi generali, amministrativi e di vendita, portandoli dal 20,3% del fatturato nel 2019 al 18,3% nel 2022, con conseguente incremento del margine operativo.1
Una società di calibro globale produttrice di birra con sede in Olanda, che abbiamo in portafoglio, sta investendo significativamente sulla portata del business, aumentando gli investimenti in capacità in Vietnam, Brasile e Messico e, attraverso il suo programma globale business-to-business (B2B) e Connected Brewery, sta investendo anche nell’efficienza (la spesa dei prossimi tre anni sarà pari a quella sostenuta negli ultimi cinque). La stessa azienda sta inoltre aumentando gli investimenti nella sostenibilità in termini di impianti fotovoltaici e di biogas, a cui si affiancano gli investimenti in sistemi di trattamento delle acque reflue. Durante la pandemia, l’azienda ha goduto dei benefici del passaggio al digitale (grazie a investimenti effettuati prima del 2020), evidenziati dalla forte crescita della sua piattaforma di e-commerce. Nel 2020 la piattaforma business-to-consumer dell’azienda, Beerwulf, ha registrato più di tre milioni di visitatori, metà dei quali nuovi clienti. Oggi la clientela digitale attiva è cresciuta del 40% rispetto ai livelli pre-pandemia, nonostante la riapertura dei canali tradizionali di vendita al dettaglio. La piattaforma digitale B2B della società, disponibile all’epoca in 24 paesi, ha raggiunto 60.000 clienti aziendali. Oggi la piattaforma è cresciuta fino a raggiungere oltre 430.000 clienti, con vendite per un valore di 6 miliardi di euro nel 2022 contro gli 1,5 miliardi di euro del 2020. L’obiettivo attuale è quello di raggiungere i 15 miliardi di euro nel 2025.2
La sanità è un altro settore chiave per noi, soprattutto per quanto riguarda le scienze biologiche e le tecnologie mediche, ambiti in cui di solito troviamo i titoli di maggiore qualità. In questo caso, sviluppare il “fossato” significa indirizzare il capitale verso l’innovazione (R&S) e l’aumento dei volumi (investimenti [capex] nella capacità produttiva). L’anno scorso, una delle nostre partecipate, una società altamente diversificata e quotata in borsa negli Stati Uniti, ha investito nello sviluppo della sua piattaforma per la spettrometria di massa allo scopo di portare l’analisi ad alta risoluzione nella tossicologia e nella metabolomica (lo studio su ampia scala di molecole di piccole dimensioni nelle cellule, nei tessuti e negli organismi). Ha lanciato DualBeam, un nuovo e innovativo microscopio elettronico a scansione, per supportare lo sviluppo di semiconduttori di dimensioni sempre più ridotte e dalla struttura sempre più complessa, e nel campo delle scienze genetiche ha introdotto un nuovo sistema per aiutare i laboratori di analisi a compiere passi avanti nella diagnostica molecolare. Per aumentare la portata del business, ha potenziato le capacità produttive in Cina e a Singapore, mentre nella Corea del Sud ha avviato centri di innovazione a sostegno dell’industria dei semiconduttori e biotecnologia. Complessivamente, gli investimenti dell’azienda in tutti i rami di attività per rafforzare le collaborazioni e accelerare la crescita sono stati pari a 2,5 miliardi di dollari.3
Nel settore informatico, gli investimenti sono stati – e continuano ad essere – estremamente sostenuti. Il Covid-19 ha imposto la rapida adozione e la necessità di soluzioni tecnologiche da parte delle aziende, che si sono affrettate a digitalizzarsi e a connettersi. Al centro di tutto ciò si colloca una società del nostro portafoglio, leader mondiale nel campo della consulenza tecnologica, che conta 9.000 clienti e serve oltre il 75% delle aziende Fortune Global 500. L’anno scorso questa società ha speso 2,2 miliardi di dollari in attività di R&S e formazione (quasi il 4% del fatturato). Dal 2020 l’investimento nel personale, necessario per soddisfare la domanda, ha comportato un aumento del 40% dell’organico. Il rendimento sul capitale investito è rimasto pressoché invariato durante i difficili mesi del 2020, mentre rispetto al 2019 è aumentato costantemente, evidenziando la resilienza dell’azienda.4
Nei nostri portafogli globali e statunitensi siamo esposti anche alla principale azienda di software mondiale. Questa azienda, che ha una piattaforma software – o rete – che è il cuore pulsante della vita informatica della maggior parte delle persone sul luogo di lavoro, raggruppa tecnologie e prodotti che offrono esperienze e soluzioni all’interno di un ecosistema composto da partner e clienti. Si tratta di una struttura eccezionalmente difficile da replicare per qualunque concorrente e, probabilmente, costosissima se non impossibile da sostituire. L’entità degli investimenti annuali di questa società è una cifra da capogiro. Con 24 miliardi di dollari solo lo scorso anno, la spesa per investimenti di questa azienda è stata pari a quasi il 70% dell’intera spesa del settore software dell’MSCI World.5 La strategia aziendale, che prevede lo sviluppo di piattaforme intelligent cloud e intelligent edge, richiede investimenti costanti nei data center e nelle infrastrutture tecnologiche necessarie per supportare i servizi offerti. Così facendo non fa che rendere il suo “fossato” sempre più profondo e più ampio. Le dimensioni dell’azienda garantiscono l’efficienza. I suoi enormi data center usano le risorse computazionali a costi unitari inferiori rispetto a quelli dei data center di dimensioni più ridotte. La vasta estensione del suo cloud consente di coordinare e aggregare le diverse richieste provenienti da clienti, aree geografiche e applicazioni, migliorando l’utilizzo delle risorse di elaborazione, di archiviazione e di rete. Tutto ciò comporta anche dei vantaggi per l’ambiente. I servizi di cloud e di intelligenza artificiale e i data center di questa società aiutano le aziende a ridurre i consumi energetici, a diminuire l’impronta fisica e a progettare prodotti sostenibili.
Quelli appena descritti sono solo alcuni esempi isolati di aziende che investono per mantenere e rafforzare i loro vantaggi competitivi e migliorare la loro rilevanza per i clienti. Durante le nostre attività di engagement con i team di management che incontriamo, siamo sempre in cerca di un’allocazione di capitale mirata. Anche se con ogni probabilità questo modo di impegnare il capitale non determinerà un cambiamento nei risultati del prossimo trimestre o magari del prossimo anno, ciò che farà sarà migliorare le prospettive a lungo termine del franchise. Manterrà il “fossato” ampio e profondo e questo, a sua volta, dovrebbe comportare il compounding degli utili e dei flussi di cassa nel lungo periodo, che è esattamente ciò a cui aspiriamo.
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Executive Director
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